Autismo, soltanto 1 bambino su 3 a rischio è valutato da uno specialista

Soltanto un bambino su tre che risulta essere a rischio di un disturbo dello spettro autistico viene inviato da uno specialista per una valutazione aggiuntiva.

Questo è emerso da un nuovo studio pubblicato su Pediatrics, che sottolinea la necessità di una formazione aggiuntiva per i pediatri sul processo di rinvio dei bambini con un sospettato disturbo dello spettro autistico.

La ricerca tutta statunitense – che ha visto collaborare il Centro sull’autismo del Texas Children’s Hospital, il dipartimento di Pediatria del Baylor College of Medicine (Texas), il Children’s Hospital Colorado e l’University of Colorado School of Medicine – ha analizzato le pratiche di screening di 290 pediatri e gli esiti diagnostici tra giugno 2014 e giugno 2016.

Gli screening sui disturbi dello spettro autistico nei bambini piccoli avviene generalmente attraverso le M-CHAT (questionario rivolto ai genitori con lo scopo di identificare i segni precoci dell’autismo) a 18 e a 24 mesi.

Nel campione di studio soltanto il 31% dei bambini che aveva fallito l’M-CHAT è stato inviato da uno specialista.

Gli studiosi hanno affermato che “gli alti tassi di screening specifici per i disturbi dello spettro autistico non si traducono quindi necessariamente in aumenti degli invii successivi per la valutazione dell’autismo o di diagnosi di disturbi dello spettro autistico. Questo contribuisce ad accrescere i ritardi nella ricezione delle diagnosi“.

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