OMS indaga sulla sottovariante ‘Centaurus’, perché preoccupa?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato il monitoraggio attendo di una nuova sottovariante del Covid-19 che, secondo alcuni esperti, può essere più trasmissibile rispetto alle altre sottovarianti di Omicron.

Ufficialmente denominata BA.2.75 e soprannominata “Centaurus“, la sottovariante è stata segnalata, per ora, in 10 Paesi, tra cui Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Germania, Stati Uniti e Regno Unito. La maggior parte dei casi, tuttavia, è stata riscontrata in India. L’OMS, comunque, al momento non parla di “variante di preoccupazione” (variant of concern, VOC).

Sebbene l’analisi della sottovariante centaurus sia ancora limitata, la ricerca iniziale indica che contiene una serie di mutazioni della proteina spike che potrebbero renderla più efficace nella “fuga immunitaria”, cioè maggiormente resistente agli attuali vaccini.

Anche il numero delle mutazioni – otto – potrebbe essere motivo di preoccupazione, con la possibilità che la sottovariante sia più resistente rispetto all’infezione precedente. In pratica, già tre mutazioni possono fare una grande differenza, come nel caso di BA.5. Quindi, le 11 mutazioni riscontrate tra BA.5 e BA.2.75 potrebbero determinare un’altra ondata di contagi perché l’immunità conseguente con BA.5 potrebbere non proteggere.

Comunque, il capo scienziato dell’OMS, la dott.ssa Soumya Swaminathan, ha sollecitato la necessità di ulteriori ricerche prima che la trasmissibilità e la gravità del virus siano completamente comprese: “È ancora troppo presto per sapere se la sottovariante abbia proprietà di ulteriore invasione immunitaria o addirittura di essere clinicamente più grave. Non lo sappiamo, quindi dobbiamo aspettare e capire”.

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