Covid-19, perché è importante areare gli spazi interni

Piccole e semplici azioni potrebbero evitarci che il nuovo coronavirus ci contagi, rallentandone così la diffusione. Ad esempio, lasciare le finestre aperte è uno dei modi migliori per limitare la circolazione del Sars-CoV-2.

L’estate scorsa, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che la contaminazione tramite goccioline respiratorie (droplet) è da prendere molto sul serio.

Ciò perché le microparticelle espulse dai colpi di tosse e dagli starnuti possono restare sospese nell’aria e, quindi, essere inspirate. Si raccomanda, pertanto, di permettere spesso la ventilazione degli spazi interni.

Come spiegato in un’intervista a Le Parisien, ad esempio, da Anne Casetta, responsabile del servizio di igiene ospedaliera dell’ospedale Cochin di Parigi:

«Aprire completamente le finestre riduce la concentrazione di virus nell’aria. Sappiamo che la contaminazione dipende dalla dose infettiva. Più si diluisce, minore è il rischio di contrarre l’infezione. Gran parte del virus va fuori».

Alcuni Paesi hanno persino adottato questa pratica come misura obbligatoria. È il caso della Germania, dove la cancelliera Angela Merkel ha aggiunto la ventilazione come raccomandazione ufficiale contro il coronavirus.

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