Quanto tempo ho per agire prima di morire per un infarto?
Come riconoscere un infarto e cosa fare se sei da solo: ogni minuto può salvarti la vita.
Quanto tempo ho per agire prima di morire per un infarto?

Un infarto non aspetta. Succede all’improvviso e, in molti casi, chi è colpito si trova da solo. Sapere riconoscere i sintomi, agire rapidamente e prendere le giuste decisioni può fare la differenza tra la vita e la morte.
Nel 2025, le malattie cardiovascolari rappresentano ancora la prima causa di morte in Italia e nel mondo. Eppure, molte persone non conoscono i segnali di un infarto né sanno cosa fare se accade. Questo articolo ti aiuterà a capire come reagire in caso di emergenza.
Indice dell'articolo
- 1 Il tempo è tutto: perché agire subito è vitale
- 2 I sintomi dell’infarto: non sono sempre come nei film
- 3 Cosa fare se hai un infarto e sei da solo
- 4 Infarto: prevenzione e stile di vita
- 5 Quando il cuore si ammala in silenzio
- 6 I segnali da non sottovalutare
- 7 Quando chiamare il medico o andare al pronto soccorso?
- 8 FAQ – Domande frequenti
- 9 Iscriviti ai nostri canali
Il tempo è tutto: perché agire subito è vitale
Un infarto acuto del miocardio è un evento grave che richiede intervento medico immediato. Ogni secondo conta.
Ecco perché:
- Ogni minuto è prezioso. Più velocemente si interviene, maggiori sono le probabilità di sopravvivenza e di limitare i danni al cuore.
- La “golden hour” ospedaliera. In ospedale, la procedura di angioplastica (che serve ad aprire le arterie bloccate) dovrebbe essere fatta entro i primi 90 minuti. Questo riduce drasticamente il rischio di complicazioni gravi o di morte.
- Troppo spesso si perde tempo. In media, le persone aspettano oltre 3 ore prima di cercare aiuto. Un ritardo che aumenta il rischio di morte.
- Ogni 30 minuti di ritardo nel trattamento può aumentare la mortalità del 7,5%.
- Sapere riconoscere i sintomi è la prima arma di difesa. Agire in fretta dipende anche dalla capacità di cogliere i segnali d’allarme, anche quelli più lievi.
I sintomi dell’infarto: non sono sempre come nei film
Molti immaginano l’infarto come un dolore violento e improvviso al petto, come si vede nei film. Ma non sempre è così.
I sintomi possono essere sottili, variabili e facilmente confusi con altri disturbi. In particolare, nelle donne, negli anziani o in chi ha diabete, l’infarto può manifestarsi con segnali meno evidenti.
I segnali più comuni includono:
- Dolore o pressione al petto: Sensazione di oppressione, pesantezza, compressione o bruciore al centro del torace. Può durare più di qualche minuto, andare e venire.
- Dolore irradiato: Il dolore può estendersi a spalle, braccia (soprattutto la sinistra), schiena, collo, mandibola, perfino denti e stomaco.
- Sudorazione fredda e capogiri: Un’improvvisa sudorazione fredda senza motivo apparente, spesso accompagnata da vertigini o confusione mentale.
- Fiato corto: Mancanza di respiro anche a riposo o durante sforzi minimi.
- Nausea, vomito o indigestione: Soprattutto nelle donne, l’infarto può manifestarsi come forte mal di stomaco, vomito o sensazione di pesantezza gastrica.

Cosa fare se hai un infarto e sei da solo
L’idea di avere un infarto mentre si è soli può spaventare. Ma essere preparati può salvare la vita.
Ecco i passaggi da seguire.
1. Chiama subito il 112 (o il 118)
Non aspettare. Non minimizzare. Chiamare i soccorsi è il primo passo essenziale.
Parla chiaramente e indica:
- Dove ti trovi
- Che sospetti un infarto
- I sintomi che provi
2. Siediti e cerca di rilassarti
Se possibile, siediti o sdraiati in una posizione comoda. Allenta indumenti stretti, respira profondamente e cerca di restare calmo.
Evita qualsiasi sforzo fisico. Anche alzarti o camminare potrebbe peggiorare la situazione.
3. Non restare in silenzio, non ignorare i sintomi
Se hai la possibilità di chiamare qualcuno (vicino di casa, familiare, portinaio), fallo immediatamente.
Non convincerti che “passerà da solo”. Ogni minuto che passa può aggravare il danno cardiaco.
4. Non prendere farmaci a caso
Non assumere antidolorifici o ansiolitici senza prescrizione medica. L’unico farmaco che può essere utile è l’aspirina, ma solo se non sei allergico e se te lo ha consigliato il medico in precedenza.
L’aspirina può aiutare a fluidificare il sangue, ma non sostituisce in alcun modo il soccorso medico.
Infarto: prevenzione e stile di vita
Il miglior modo per affrontare un infarto è evitarlo. E questo è possibile, in gran parte, grazie a comportamenti quotidiani consapevoli.
Ecco le abitudini che proteggono il cuore:
- Alimentazione equilibrata: Ricca di frutta, verdura, cereali integrali, pesce azzurro e povera di grassi saturi e zuccheri raffinati.
- Attività fisica regolare: Bastano 30 minuti di camminata al giorno per fare la differenza.
- Controllo del peso: Il sovrappeso e l’obesità aumentano il rischio cardiovascolare.
- Stop al fumo: Il fumo è uno dei principali nemici del cuore.
- Monitoraggio della pressione, colesterolo e glicemia: Soprattutto dopo i 40 anni, è importante fare controlli regolari.
Quando il cuore si ammala in silenzio
Un altro aspetto importante da ricordare è che alcuni infarti avvengono “in silenzio”, cioè senza sintomi evidenti. Questo è più frequente nei:
- Diabetici
- Anziani
- Persone con neuropatie
Per questo motivo è importante non saltare i controlli medici anche in assenza di disturbi apparenti.
I segnali da non sottovalutare
Molti sottovalutano i primi segnali di un infarto. Ma anche una leggera sensazione di disagio toracico può essere l’inizio di qualcosa di grave.
Mai ignorare:
- Dolori “strani” al petto
- Fiato corto inspiegabile
- Sudorazione fredda improvvisa
- Sensazioni nuove o insolite nel corpo
Se senti che “qualcosa non va”, ascolta il tuo corpo e chiama aiuto.
Quando chiamare il medico o andare al pronto soccorso?
Chiama il 112 immediatamente se:
- Hai un dolore al petto che dura più di 5 minuti
- I sintomi peggiorano con il tempo
- I sintomi si accompagnano a sudorazione, vertigini o nausea
Non guidare da solo verso il pronto soccorso. Potresti perdere conoscenza lungo il tragitto.
Prodotto consigliato
Se soffri di problemi cardiaci o sei a rischio, può essere utile tenere a casa un misuratore di pressione automatico da braccio, affidabile e facile da usare.
FAQ – Domande frequenti
Come faccio a sapere se sto avendo un infarto?
Se senti dolore al petto, fiato corto, sudorazione fredda e/o dolore irradiato a spalle o braccia, potrebbe trattarsi di un infarto. Chiama il 112.
È vero che le donne hanno sintomi diversi?
Sì. Le donne spesso avvertono nausea, mal di stomaco, affaticamento o dolore alla mandibola.
Posso prendere l’aspirina in caso di infarto?
Solo se non sei allergico e se te lo ha indicato un medico in precedenza. Non sostituisce l’intervento dei soccorsi.
Il dolore può essere allo stomaco invece che al petto?
Sì, soprattutto nelle donne. Può sembrare una forte indigestione.