4 sintomi poco noti del morbo di Parkinson

Non molto tempo fa, le cosiddette malattie legate all’età erano diagnosticate raramente. Oggi, invece, sempre più giovani cominciano presto a pensare al rischio che si possano sviluppare, come nel caso del morbo di Parkinson, una malattia molto subdola perché i suoi primi segni sono difficilmente individuabili (e si possono facilmente scambiare con quelli di altre patologie, anche più lievi).

Il Parkinson è una condizione neurologica degenerativa cronica che colpisce circa 1 persona su 100 di età pari o superiore ai 60 anni. La causa esatta del suo sviluppo non è nota ma gli esperti sono ormai inclini a credere che la colpa sia addebitabile a una combinazione di fattori ereditari e ambientali. Inoltre, le persone esposte alle tossine e quelle che hanno subito lesioni alla testa hanno un rischio più alto.

Sfortunatamente, molte persone cominciano a sospettare la malattia quando cominciano a comparire i primi problemi ai movimenti a causa della scarsa produzione di dopamina.

Altri principali sintomi del Parkinson:

  • tremori;
  • movimenti rallentati;
  • rigidità del corpo;
  • cambiamenti nella postura;
  • problemi con il coordinamento e tendenza a cadere all’indietro.

I sintomi comuni secondari sono stop improvvisi; ridotta ampiezza oscillante del quando si cammina; espressione facciale immutabile; parlare con tono basso e rallentato, battendo le palpebre e deglutendo.

Tuttavia, ci sono segni dello sviluppo di questa condizione che quasi mai si associano al Parkinson.

Problemi alla pelle

L’eccessiva produzione di sebo, chiamata anche seborrea, è un probabile sintomo precoce. È possibile migliorare in qualche modo questa situazione utilizzando cosmetici più attentamente selezionati con zero oli e alcoli.

A volte può insorgere una dermatite seborroica. La pelle colpita viene coperta da squame scagliose (caratterizzate da arrossamento e prurito). Più spesso si verifica su viso, testa, orecchie o torace.

Almeno un sintomo del disturbo del sistema nervoso autonomo è presente nel 100% dei pazienti con il Parkinson. La pelle grassa colpisce il 31,7% dei pazienti; la seborrea e la secchezza cutanea con iperidrosi distale sono presenti rispettivamente nel 42,9% e 52,4%.

Difficoltà a scrivere

Ancor prima della comparsa dei tremori, il danno cerebrale neurodegenerativo può essere riconosciuto da piccoli cambiamenti nella scrittura a mano. Generalmente, con il Parkinson, le lettere diventano più piccole e anguste. Un futuro malato di Parkinson potrebbe avere difficoltà a scrivere per molto tempo.

Aumento della sudorazione durante il sonno

Le persone che soffrono di Parkinson possono essere suscettibili all’assenza di controllo della sudorazione. Si può compensare, astenendosi dal cibo piccante e dalla caffeina, e anche indossando vestiti fatti con materiali naturali.

Caviglie gonfie

Il gonfiore della caviglia non è caratteristico delle prime fasi della malattia ed è considerato un sintomo secondario causato da alterazioni neurologiche e rigidità muscolare. Nelle persone anziane, questo fenomeno può anche essere una conseguenza delle malattie cardiovascolari. Spesso, è un effetto collaterale dei farmaci antiparkinsoniani.

Ognuna di queste condizioni può anche essere un sintomo di altre malattie. È possibile cominciare a sospettare lo sviluppo del Parkinson solo se esista una predisposizione genetica o nessun’altra causa apparente.

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