Vivere più a lungo è possibile? Un esperto dice di sì
Un weekend di relax può fare molto più che farci recuperare le energie: secondo un esperto di Harvard, potrebbe addirittura aiutarci a vivere più a lungo.
Hai mai pensato che dormire qualche ora in più nel weekend e fare colazione con uova e avocado possa allungarti la vita?
Non è fantascienza: una crescente mole di ricerche sostiene che piccole abitudini quotidiane—come dormire bene, seguire una dieta ricca di grassi buoni e fare attività fisica—possono ridurre in modo significativo il rischio di sviluppare patologie serie come demenza, obesità e malattie cardiovascolari.

Ma c’è di più. Secondo Naheed Ali, esperto di medicina dello stile di vita e formato ad Harvard, vivere oltre i 100 anni non è solo questione di fortuna o genetica.
Tre momenti in cui il nostro corpo cambia davvero
«Dal punto di vista medico», spiega il dottor Ali al MailOnline, «l’invecchiamento accelera in tre momenti distinti: l’infanzia, l’adolescenza e dopo i 60 anni. Ogni fase ha richieste metaboliche molto specifiche».
Anche se non possiamo più fare nulla sulle prime due tappe, abbiamo un’enorme possibilità di agire sulla terza, quella che coincide con l’ingresso nella terza età.
Ed è proprio in questo periodo che si verificano i cambiamenti più visibili e temuti: perdita di massa muscolare, riduzione del volume cerebrale e invecchiamento della pelle.
L’età avanzata non è un declino inevitabile
Secondo gli esperti della longevità, dovremmo smettere di vedere l’invecchiamento come una lenta e inesorabile discesa. Meglio considerarlo una serie di “tappe” che possiamo rallentare, o addirittura invertire.
Una teoria che trova conferma anche nella ricerca del Wellcome Sanger Institute di Cambridge, che ha osservato un fenomeno sorprendente.
Fino ai 70 anni il nostro corpo può rigenerarsi
Gli scienziati del Wellcome Sanger Institute hanno scoperto che fino ai 70 anni la maggior parte delle persone continua a produrre nuove cellule del sangue, fondamentali per ossigenare l’organismo.
Dopo i 70, però, questa produzione cala bruscamente. Il risultato?
- Maggiore rischio di anemia
- Debolezza del sistema immunitario
- Aumento della probabilità di sviluppare tumori
Questo accade perché i globuli rossi trasportano ossigeno in tutto il corpo. Quando sono pochi, gli organi ricevono meno nutrimento e meno ossigeno.
Conseguenze? Rigenerazione tissutale più lenta, pelle che diventa più sottile, spenta e rugosa.
Il punto di svolta: come agire prima dei 70
Secondo il dottor Ali, questo calo rappresenta un vero punto di svolta biologico, un momento in cui il danno cellulare, accumulato negli anni, inizia a farsi sentire apertamente. Ecco perché non bisogna aspettare di sentirsi “vecchi” per prendersi cura di sé.
Ma la buona notizia è che non è mai troppo tardi per iniziare. E secondo l’esperto, si può invertire l’età biologica in appena sei mesi, lavorando in modo mirato su alcuni pilastri fondamentali della salute.
Il cervello al centro della longevità
La chiave, per il dottor Ali, è proteggere la salute del cervello.
«Tutto parte dalla corretta irrorazione sanguigna», afferma. «Per questo consiglio una dieta in stile mediterraneo, ricca di olio extravergine d’oliva, legumi e verdure colorate».
Le 5 abitudini che aiutano a rallentare l’invecchiamento
Secondo le ricerche più recenti, ecco le strategie efficaci per mantenere giovane il corpo (e la mente):
- Dormire almeno 7-8 ore a notte, evitando privazioni croniche;
- Seguire un’alimentazione ricca di grassi buoni (come quelli di avocado, pesce azzurro, olio d’oliva);
- Praticare attività fisica regolare, anche moderata;
- Evitare zuccheri raffinati e cibi ultra-processati;
- Mantenere attive le relazioni sociali e allenare la mente.
Sfatiamo un mito: l’età è solo un numero? Non proprio
Contrariamente a quanto si sente dire spesso, l’età biologica non corrisponde necessariamente a quella anagrafica.
Due persone di 70 anni possono avere condizioni di salute completamente diverse, a seconda dello stile di vita adottato nei decenni precedenti.
Questo significa che è possibile invecchiare bene, mantenendo energia, memoria e autonomia anche in età avanzata. Ma non è magia: è prevenzione, costanza e cura quotidiana.
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Fase della vita | Trasformazioni principali | Azioni consigliate |
---|---|---|
Infanzia | Crescita accelerata, sviluppo organi | Alimentazione equilibrata, cure pediatriche |
Adolescenza | Cambiamenti ormonali, picco metabolico | Sport, educazione alimentare |
Dopo i 60 anni | Declino muscolare e cognitivo | Dieta mediterranea, attività fisica, sonno |
FAQ – Domande frequenti
Cos’è l’età biologica?
È l’età reale delle nostre cellule e organi, diversa da quella anagrafica. Dipende dallo stile di vita, dallo stress e dall’alimentazione.
Si può davvero rallentare l’invecchiamento?
Sì. Secondo vari studi, adottando uno stile di vita sano si possono ridurre i segni dell’invecchiamento e migliorare la salute mentale e fisica.
Da che età bisognerebbe iniziare a preoccuparsene?
Meglio prima dei 60, ma non è mai troppo tardi per cominciare.
Una dieta mediterranea basta da sola?
È un ottimo punto di partenza, ma deve essere accompagnata da sonno regolare, esercizio e relazioni sociali attive.
Dormire troppo può essere dannoso?
Sì, come il sonno insufficiente. L’ideale è dormire tra le 7 e le 9 ore a notte.