Cos’è la salmonella e come riconoscerla: guida alla prevenzione

Una guida chiara e completa per capire cos'è la salmonella, quali sono i sintomi e come evitarne il contagio, soprattutto nei mesi più caldi.

Salmonella: solo a sentire il nome, molti pensano subito a intossicazioni alimentari. E hanno ragione. Si tratta infatti di uno dei batteri più diffusi al mondo che, ogni anno, provoca migliaia di casi di infezione. In Italia, come nel resto d’Europa, la sua incidenza aumenta durante l’estate, quando le temperature più alte favoriscono la proliferazione dei batteri nei cibi.

Ma cos’è davvero questa infezione? E come si può evitarla in modo semplice, soprattutto a casa.

salmonella
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Cos’è la salmonella

La salmonella è un batterio intestinale che può causare una malattia chiamata salmonellosi. Colpisce in prevalenza l’intestino, ma in alcuni casi può raggiungere anche il sangue, diventando più pericolosa.

È una delle principali cause di gastroenterite acuta, ovvero un’infiammazione dell’intestino che si manifesta con diarrea, crampi addominali, febbre e – talvolta – vomito. Colpisce chiunque, ma è particolarmente pericolosa per:

  • neonati e bambini piccoli
  • persone anziane
  • soggetti con difese immunitarie basse

Come si manifesta la salmonellosi

I sintomi tipici compaiono da uno a tre giorni dopo l’ingestione del cibo contaminato. Tra i più comuni:

  • Diarrea (da lieve a severa)
  • Febbre anche alta
  • Dolori addominali
  • Vomito (non sempre presente)
  • Malessere generale

Nella maggior parte dei casi si risolve in pochi giorni, ma in alcune situazioni può degenerare in infezioni sistemiche più serie, come la sepsi.

➡️ In questi casi, è fondamentale rivolgersi subito al medico.

Come si prende la salmonella

Il contagio avviene attraverso alimenti o acqua contaminati da feci di animali o esseri umani infetti. Ma quali sono i cibi più a rischio?

Gli alimenti più frequentemente contaminati:

  • Uova crude o poco cotte (attenzione a zabaione, tiramisù, maionese fatta in casa)
  • Carne di pollo poco cotta
  • Latte non pastorizzato
  • Frutta e verdura mal lavate
  • Alimenti manipolati in condizioni igieniche precarie
Cronache e Click

Come si previene la salmonella

La buona notizia? Prevenire l’infezione da salmonella è possibile e dipende molto da piccole abitudini quotidiane.

Le regole d’oro della prevenzione:

  • Lava bene le mani con acqua e sapone: prima di cucinare, dopo aver toccato animali o dopo essere stati in bagno.
  • Cuoci bene gli alimenti, in particolare uova e carne di pollo.
  • Evita la contaminazione incrociata: non usare gli stessi utensili per cibi crudi e cotti senza lavarli prima.
  • Lava accuratamente frutta e verdura, anche quella da sbucciare.
  • Conserva i cibi deperibili in frigo entro 2 ore dalla preparazione.
  • Evita i prodotti non pastorizzati, come latte crudo o formaggi freschi artigianali.
  • Diffida degli alimenti venduti in contesti poco igienici, come sagre o bancarelle senza garanzie sanitarie.

Miti da sfatare sulla salmonella

Molti credono che la salmonella sia legata solo al pollo. Ma non è così. Anche uova, verdura cruda e latticini artigianali possono essere veicoli di contagio. Un altro falso mito è che basti “scaldare un po’” i cibi. In realtà, solo una cottura completa elimina il batterio.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, una temperatura interna di almeno 70°C è necessaria per uccidere la salmonella.

👉 Leggi anche: Come evitare intossicazioni alimentari in estate

Un rischio maggiore in estate

Perché proprio nei mesi estivi? Il caldo facilita la moltiplicazione batterica. Se il cibo resta fuori dal frigorifero troppo a lungo, il rischio di contaminazione aumenta. Ecco perché, in estate, è ancora più importante essere attenti.

Chi è più a rischio

Alcune persone hanno più probabilità di sviluppare forme gravi di salmonellosi:

  • Neonati e bambini sotto i 5 anni
  • Anziani sopra i 65 anni
  • Persone con patologie croniche (diabete, malattie autoimmuni)
  • Donne in gravidanza

Per loro, anche un episodio di diarrea può avere conseguenze importanti.

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FAQ

Quanto dura la salmonellosi?
Di solito dai 4 ai 7 giorni. Nei soggetti fragili può durare di più.

Si può trasmettere da persona a persona?
Raramente, ma è possibile se non si lavano le mani dopo essere andati in bagno.

È pericolosa per i bambini?
Sì, nei bambini piccoli può causare disidratazione e deve essere seguita dal pediatra.

Serve sempre l’antibiotico?
No, solo nei casi più gravi. Il medico decide in base alla condizione clinica.

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