Un virus poco conosciuto si sta diffondendo rapidamente in Cina

In Cina, il virus chikungunya sta causando un aumento preoccupante dei contagi, con nuove misure di isolamento e allerta internazionale.

Negli ultimi giorni, alcune città della provincia cinese di Guangdong hanno introdotto quarantene simili a quelle adottate durante il Covid-19 per contenere l’ondata di casi di virus chikungunya.

Disinfestazione in Cina
Disinfestazione in Cina

La città più colpita è Foshan, dove sono stati registrati oltre 7.000 contagi, con pazienti ricoverati in reparti ospedalieri dotati di zanzariere protettive.

Secondo le autorità locali, i pazienti devono restare isolati per una settimana o fino a quando risultano negativi ai test, se ciò avviene prima.
Al momento non si registrano decessi nel Paese, ma il virus sta continuando a diffondersi rapidamente.

Allerta internazionale e consigli per i viaggiatori

Il Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) statunitense ha emesso un avviso di viaggio di livello 2 per la provincia di Guangdong.
Ciò significa che i viaggiatori devono adottare misure di protezione aggiuntive, come:

  • Utilizzare repellenti per insetti efficaci.
  • Indossare abiti lunghi e chiari per ridurre l’esposizione.
  • Soggiornare in ambienti dotati di aria condizionata o zanzariere.

Negli ultimi sette giorni, 12 altre città di Guangdong hanno riportato complessivamente 3.000 nuovi casi, portando il totale nazionale oltre quota 10.000.

Le autorità sanitarie cinesi invitano chi presenta febbre, dolori articolari o eruzioni cutanee a recarsi immediatamente al pronto soccorso per effettuare il test.
Inizialmente, era stato imposto anche un isolamento domiciliare di 14 giorni per chi rientrava da Foshan, ma la misura è stata ritirata.

Primo caso a Hong Kong

Questa settimana, Hong Kong ha confermato il suo primo caso di chikungunya: un ragazzo di 12 anni che, dopo una visita a Foshan a luglio, ha sviluppato febbre, rash cutaneo e dolori articolari.

Cos’è il virus chikungunya

Il chikungunya è un virus trasmesso principalmente dalle zanzare Aedes (le stesse che diffondono dengue e Zika).
Non è letale nella maggior parte dei casi, ma può provocare sintomi debilitanti come:

  • Febbre alta improvvisa.
  • Dolori articolari intensi.
  • Eruzioni cutanee.
  • Mal di testa, nausea e affaticamento.

Nella fase acuta, i sintomi durano da una a due settimane, ma in alcuni pazienti i dolori articolari possono persistere per mesi o anni.
Nei casi più gravi, il virus può causare complicazioni al cuore, al cervello o agli occhi.

Epidemie precedenti e rischio attuale

Il virus è comune in Asia, Africa e Sud America, ma negli ultimi anni ha fatto la sua comparsa anche in Europa e Stati Uniti.
Tra il 2004 e il 2005, un’epidemia particolarmente vasta colpì quasi mezzo milione di persone in diversi continenti.

Secondo la dottoressa Diana Rojas Alvarez dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:

“Stiamo assistendo a una ripetizione della storia”, — Diana Rojas Alvarez, OMS, riferendosi alle dimensioni della precedente epidemia.

Vaccini e prevenzione

Fino a poco tempo fa, non esisteva un vaccino contro il chikungunya.
Oggi, negli Stati Uniti sono disponibili due vaccini:

  • IXCHIQ (approvato nel 2023 per adulti dai 18 anni in su).
  • VIMKUNYA (approvato nel febbraio 2025 per persone dai 12 anni in su).

Non sono raccomandati alla popolazione generale, ma solo per viaggiatori ad alto rischio o lavoratori di laboratorio.

Disinfestazione pubblica in Cina
Disinfestazione pubblica in Cina

Diffusione globale nel 2025

L’aumento dei casi non riguarda solo la Cina.
Dal gennaio 2025, l’ECDC ha segnalato 240.000 casi e 90 decessi in 16 Paesi. Le aree più colpite:

  • Isole dell’Oceano Indiano (La Réunion, Mayotte, Mauritius).
  • Madagascar, Somalia, Kenya, India.
  • Alcune zone dell’America Latina e del Pacifico (Samoa, Tonga, Fiji, Kiribati).

Negli Stati Uniti, nel 2025 sono stati confermati 46 casi importati da viaggiatori, tutti senza esito fatale.

Chi rischia di più

Il virus colpisce in modo più grave:

  • Neonati.
  • Anziani sopra i 65 anni.
  • Persone con malattie croniche.

In alcuni casi, l’infezione può scatenare diabete di tipo 2 o ipertensione a causa dell’infiammazione post-virale.

Come si trasmette

Il chikungunya non si trasmette da persona a persona.
Serve la puntura di una zanzara infetta, che prima ha morso una persona malata e poi ne punge un’altra.

Le donne incinte infettate poco prima del parto possono trasmettere il virus al neonato durante la nascita, con possibili complicazioni gravi.

Cura e gestione dei sintomi

Non esiste una terapia antivirale specifica.
Il trattamento è sintomatico:

  • Riposo assoluto.
  • Idratazione abbondante.
  • Farmaci per la febbre e il dolore, come paracetamolo.

Consiglio utile

Per proteggersi dalle punture di zanzara, soprattutto in viaggio, può essere utile un antizanzare da viaggio, come questo disponibile su Amazon.

FAQ – Domande frequenti sul chikungunya

Il chikungunya è mortale?
Raramente. La maggior parte dei pazienti guarisce, ma i sintomi possono essere debilitanti.

Posso prendere il virus in Italia?
Il rischio è basso, ma in estate la presenza di zanzare Aedes aumenta.

Esiste una cura definitiva?
No, ma si possono alleviare i sintomi con farmaci e riposo.

Un vaccino può proteggermi?
Solo in casi specifici, valutati dal medico, se si viaggia in zone ad alto rischio.

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