Verruche: cosa sono, sintomi e come si curano

Come riconoscere le verruche? Considerata la diffusione di questa problematica, la domanda che abbiamo appena riportato è molto diffusa. Se stai cercando informazioni, questo articolo è per te. Ricorda sempre che, nel momento in cui dovessero sorgerti dubbi sulla tua salute, il punto di riferimento a cui chiedere informazioni deve essere sempre e solo il medico curante.

Cosa sono le verruche?

Prima di entrare nel vivo delle informazioni su come riconoscere le verruche, vediamo cosa intende la scienza quando le si chiama in causa. Dicesi verruca un’escrescenza cutanea causata da un aumento dello spessore dello strato corneo. A livello visivo, si presenta con un colore tendente al giallastro.

Come rammentano anche gli esperti del gruppo Humanitas, esistono diverse tipologie di verruche. Ecco quali sono:

  • Verruche comuni o volgari, note anche come porri;
  • Verruche piane o giovanili, ossia quelle che fanno la loro comparsa soprattutto sulle mani o sul volto;
  • Verruche plantari, che come si può evincere dal nome stesso coinvolgono la pianta del piede;
  • Verruche genitali, altrimenti detti condilomi.

L’incidenza delle verruche è frequente soprattutto nei bambini in età scolari. Le verruche comuni sono quelle più diffuse.

I sintomi delle verruche

Dopo la doverosa premessa delle righe precedenti, vediamo assieme quali sono i sintomi che permettono di riconoscere la presenza di una verruca. Il primo, come in precedenza accennato, è l’insorgenza di un’escrescenza. Quest’ultima si presenta ruvida al tatto. La dimensione è irregolare e la forma tende al rotondo. In caso di esercizio di pressione, le escrescenze sopra citate possono provocare dolore.

Una parentesi doverosa deve essere dedicata alle cosiddette verruche filiformi. In questo caso, come dice il nome, abbiamo a che fare con una tipologia di verruca che si presenta come appuntita. Lunga alcuni millimetri, la verruca filiforme può comparire sul viso, ma anche a livello delle palpebre e del cuoio capelluto.

A seconda del tipo di verruca con cui si ha a che fare, possono presentarsi sintomi specifici che è bene conoscere. Nel caso delle già menzionate verruche plantari, un segnale a cui bisogna fare attenzione, oltre a quelli appena menzionati, è la comparsa, sull’escrescenza, di piccoli puntini neri. Cosa sono di preciso? Capillari occlusi e/o particelle di polvere.

Come curare le verruche

Dopo aver visto come si riconoscono le verruche, è naturale farsi domande su come curarle. Le escrescenze a cui sono dedicate queste righe, causate da uno dei ceppi del virus HPV, devono innanzitutto essere analizzate da uno specialista.

L’approccio, infatti, può essere molto vario. In alcuni casi, le verruche possono regredire senza bisogno di ricorrere ad alcun trattamento. In altri frangenti, invece, è opportuno ricorrere a una soluzione risolutiva. Tra queste, spicca il ricorso a preparati a base di acido salicilico e collodio elastico da applicare a livello topico.

Da non dimenticare è anche il ricorso al cosiddetto cucchiaio Curette, uno strumento chirurgico impiegato pure in ambito odontoiatrico con lo scopo di raschiare tessuti e cavità di ferite con una punta che, come ricorda il nome sopra menzionato, ha la forma di un cucchiaio con i bordi taglienti.

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