Un paziente sta male, stop al vaccino Johnson & Johnson anti Covid-19

È bastato un solo caso di malattia ‘incomprensibile’ per porre momentaneamente fine ai trial clinici della nota azienda statunitense Johnson & Johnson che conducevano alla commercializzazione del vaccino anti Covid-19 per tutta la comunità. Un altro stop, un altro caso di sperimentazione che si arresta, almeno adesso.

Nonostante i richiami politici alla messa a punto del tanto atteso vaccino, la scienza si dimostra prudente e attenta alla salute dei cittadini.

Johnson & Johnson pone ‘pausa’ alla sperimentazione del vaccino: un nuovo ‘stop’

Accorgersi della presenza di reazioni avverse durante i trial clinici rientra tra le osservazioni più accurate e lungimiranti a cui gli studiosi sono chiamati a rispondere: un reclutato alla sperimentazione del vaccino anti Covid-19 della Johnson & Johnson ‘sta male di una malattia inspiegabile’.

Per questo motivo, J&J – su richiesta della STAT – ha messo in ‘pausa’ lo studio.

Il comitato di monitoraggio dei dati e della sicurezza, o DSMB, si è riunito lunedì in tarda serata per esaminare ili caso. J&J ha affermato che in questi casi “non è sempre immediatamente evidente se il partecipante che ha subito un evento avverso ha ricevuto un trattamento in studio o un placebo”.

L’azienda ha rifiutato di fornire altri dettagli: “Dobbiamo rispettare la privacy di questo partecipante. Stiamo anche imparando di più sulla malattia ed è importante conoscere tutti i fatti prima di condividere ulteriori informazioni”, ha affermato la società in una nota.

Eventi avversi e la ‘corsa’ al vaccino anti Covid-19

Gli eventi avversi (malattie, incidenti, altri esiti medici negativi) erano stati già previsti durante lo studio clinico, l’azienda J&J ha tenuto a precisare la differenza tra una ‘pausa’ e una ‘sospensione’ quale azione normativa formale che può durare molto più a lungo.

Le speranze di molti sono riposte in questa risposta vaccinale, un sovraccarico di tensioni generali e richieste politiche ma le pause delle sperimentazioni non sono rare e possono durare alcuni giorni.

Il caso J&J rispecchia la ‘stretta’ entro la fine dell’anno alla corsa al vaccino anti Covid-19.

L’azienda aveva iniziato ad arruolare i volontari nel suo studio di fase 3 il 23 settembre, l’obiettivo pianificato è quello di reclutarne 60.000 negli Stati Uniti e gli altri paesi, “non escludendo altre possibili ‘pause’ se questa si risolve”, afferma una fonte vicina allo studio.

“Se facciamo uno studio su 60.000 persone, quello è un piccolo villaggio. In un piccolo villaggio ci sono molti eventi medici che accadono”, ha detto la fonte.

È stata anche la volta di AstraZeneca che l’8 settembre ha sospeso momentaneamente un ampio studio sul vaccino anti Covid-19 a causa di una sospetta reazione avversa in un paziente nel Regno Unito.

La causa? Un problema al midollo spinale, la mielite trasversa. Gli studi, come da prassi, sono ripresi una settimana dopo.

Si attende adesso la fine della ‘pausa’ della sperimentazione J&J.

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