Le dissero che era stress ma era un tumore al cervello: è morta

Una diagnosi tardiva e una battaglia troppo breve: la storia di Pamela e la determinazione della sua famiglia

Quando una nonna inizia a sentirsi stanca e stordita dopo il matrimonio della figlia, pensa che sia solo stress. Ma sei mesi dopo le viene diagnosticato un glioblastoma, uno dei tumori cerebrali più aggressivi e difficili da curare. È la storia di Pamela Cook, una donna inglese di 65 anni, scomparsa nel marzo 2024, e della battaglia della sua famiglia per trasformare il dolore in consapevolezza e sostegno alla ricerca.

Un caso che pone interrogativi importanti: quanti sintomi neurologici vengono scambiati per disturbi psicologici? E quanto ancora sappiamo (o ignoriamo) sui tumori cerebrali?

Una diagnosi di depressione, ma era un tumore

Tutto è cominciato nel marzo 2023. Pamela aveva appena partecipato al matrimonio a sorpresa della figlia Clair Bowkett, 42 anni. Dopo l’evento, ha iniziato ad accusare forti capogiri e spossatezza, sintomi inizialmente attribuiti allo stress o al calo di adrenalina dopo un periodo intenso.

La diagnosi del medico di base è stata netta: depressione. Le sono stati prescritti antidepressivi.

«Anche quando tornava perché stava peggiorando, le dicevano solo di continuare con le pillole», racconta oggi Clair. Ma la situazione stava rapidamente degenerando. Pamela si sentiva sempre più debole, confusa, e i sintomi non miglioravano affatto.

La verità arriva tardi: sei mesi dopo

Solo sei mesi più tardi, dopo un accesso al pronto soccorso di Lincoln, le è stata finalmente effettuata una risonanza magnetica. È lì che i medici hanno scoperto la presenza di un tumore al cervello. Troppo tardi, secondo la figlia: «A quel punto, era già troppo tardi».

Nonostante un intervento chirurgico all’ospedale Queen’s Medical Center di Nottingham nel novembre 2023, che aveva permesso di rimuovere gran parte del tumore, Pamela ha iniziato un percorso di chemio e radioterapia. Ma il trattamento ha avuto effetti devastanti sul suo fisico: infezioni, debolezza crescente, perdita di funzioni vitali.

A febbraio 2024, una nuova risonanza mostra che il tumore era tornato. Il 24 marzo, Pamela è morta a casa, circondata dai suoi cari, appena cinque mesi dopo la diagnosi corretta.

“Un declino troppo veloce per essere compreso”

Clair, ancora oggi, fa fatica a razionalizzare la velocità con cui la malattia ha portato via sua madre. «È difficile da accettare. In agosto 2023 era andata in crociera e sembrava in perfetta forma. A marzo non c’era più».

Pamela era molto più di una paziente: «Era la vita della festa, sempre allegra, giovane dentro. Diceva sempre di avere 19 anni nella testa e che da lì non si sarebbe mai spostata».

Madre di tre figlie – Nicola, Lauren e Clair – e nonna di cinque nipoti, aveva dedicato la sua vita alla famiglia. «Ha lavorato duramente tutta la vita e non ha mai avuto la possibilità di godersi la pensione che si era meritata. È per questo che voglio tenerne viva la memoria, e sensibilizzare sull’importanza della ricerca sui tumori cerebrali».

Pamela Cook

Cos’è il glioblastoma: una delle forme più letali di tumore cerebrale

Il glioblastoma multiforme è un tumore particolarmente aggressivo e invasivo. Colpisce le cellule gliali del cervello e ha un comportamento molto rapido. È considerato incurabile con i trattamenti attuali.

I sintomi più comuni includono:

  • Mal di testa frequenti
  • Nausea e vomito
  • Capogiri e sonnolenza
  • Disturbi del linguaggio o della vista
  • Debolezza o paralisi su un lato del corpo
  • Problemi di memoria o cambiamenti di personalità

Attualmente, la sopravvivenza media è tra i 12 e i 18 mesi (fonte: Brain Tumour Charity), e solo il 5% dei pazienti sopravvive oltre i 5 anni.

Lo sapevi che…?

  • In Italia, secondo l’AIRC, ogni anno vengono diagnosticati circa 6.000 nuovi casi di tumori cerebrali. Il glioblastoma rappresenta circa il 15% dei tumori al cervello primari.
  • Nonostante la sua gravità, la ricerca sul glioblastoma è ancora sottovalutata rispetto ad altri tipi di cancro, anche perché coinvolge un numero minore di pazienti.
  • La modalità di trattamento (chirurgia + chemio + radio) non è cambiata in modo significativo dagli anni 2000.

FAQ – Domande frequenti

Quali sono i primi sintomi di un glioblastoma?
Capogiri, stanchezza, mal di testa persistenti, difficoltà cognitive o comportamentali. Spesso vengono confusi con altri disturbi.

Il glioblastoma è curabile?
No, attualmente è considerato incurabile. Ma una diagnosi precoce può prolungare la sopravvivenza.

Esistono test per diagnosticarlo in anticipo?
La risonanza magnetica è l’esame più efficace. Ma serve prima riconoscere i sintomi e insistere per approfondimenti.

Cosa posso fare per sostenere la ricerca?
Puoi partecipare a campagne di raccolta fondi o donare direttamente a organizzazioni come Brain Tumour Research.

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