Tumore al cervello scoperto dopo un odore di candeggina: la storia di Sam

Un padre di due figli, in perfetta forma fisica, ha ricevuto una diagnosi devastante: un tumore al cervello scoperto dopo un sintomo insolito — un persistente odore di candeggina.

Sam Suriakumar, 40 anni, musicista di Londra, non si era preoccupato la prima volta che aveva percepito un forte odore simile all’ammoniaca, pensando che la moglie, Sindu, avesse appena pulito il bagno.

Sam Suriakumar, malato di tumore
Sam Suriakumar, malato di tumore

«L’odore di ammoniaca, candeggina o qualche detergente mi riempiva quasi la bocca, era molto intenso», ha raccontato. «Mi sono appoggiato al muro perché mi sentivo strano, ma non ci ho dato troppo peso».

Il giorno successivo, durante un allenamento all’aperto, lo stesso odore è tornato, accompagnato da un’improvvisa vertigine. Questa volta, l’allarme è scattato.

Dal cattivo odore alla crisi epilettica

Sulla via di casa, in metropolitana, Sam è stato colpito da una violenta crisi epilettica tonico-clonica, nota anche come “grande male”. Questo tipo di crisi provoca irrigidimento dei muscoli e movimenti incontrollabili degli arti, con perdita di coscienza.

Ricorda di essersi sentito esausto durante il tragitto sulla Northern Line di Londra: «Ho chiuso gli occhi e mi è sembrato passasse mezz’ora, ma ci eravamo spostati solo di una fermata».

Dopo averli chiusi di nuovo, convinto di potersi riposare, si è risvegliato 48 ore dopo all’ospedale St George’s di Tooting.

«I medici mi hanno detto che avevo avuto una crisi enorme. Mi sono contratto così tanto da slogarmi una spalla», ha raccontato.

La diagnosi: un tumore al cervello

Trasportato in ambulanza, ha avuto altre due crisi. Una TAC ha mostrato un’ampia ombra nella parte sinistra del cervello. Il 4 febbraio 2024 è arrivata la diagnosi: glioma a basso grado.

Il tumore si trovava nella zona che controlla linguaggio, movimento e memoria. «Il mio mondo è crollato. Ho pensato subito alle mie bambine, che allora avevano tre e cinque anni».

Nonostante la sua ottima forma fisica, i medici hanno scelto un approccio prudente: non operare subito, ma gestire solo i sintomi. «Era come non voler svegliare l’orso che dorme», ha detto.

Due anni di stabilità e impegno solidale

Per due anni la situazione è rimasta stabile. Sam ha corso la Maratona di Londra 2023 raccogliendo fondi per Brain Tumour Research e, come ambasciatore, ha raccolto finora 60.000 sterline.

Ma a luglio 2023, mentre era in Brasile per un matrimonio, ha ricevuto la telefonata del neurochirurgo: il tumore era cresciuto.

«Mi ha tolto il fiato», ricorda.

Chirurgia, radioterapia e chemioterapia

Tornato in Inghilterra, è stato operato per rimuovere parte della massa. L’esame istologico ha confermato un oligodendroglioma diffuso — un tipo di glioma spesso benigno ma potenzialmente canceroso.

Due settimane dopo ha iniziato 30 sedute di radioterapia al Royal Marsden Hospital, seguite da nove mesi di chemioterapia, conclusi con successo nel settembre 2024.

Una nuova sfida sportiva

Sei mesi dopo, Sam ha partecipato alla competizione di fitness indoor HYROX in Belgio, affrontando 8 km di corsa e 8 esercizi funzionali.

Oggi è monitorato con una risonanza ogni sei mesi. «È come stare su una linea di confine», ha spiegato.

Sam Suriakumar, malato di tumore
Sam Suriakumar, malato di tumore

Un messaggio di speranza

«I tumori cerebrali sono la principale causa di morte tra bambini e adulti sotto i 40 anni. Per me compiere 40 anni il 26 luglio è stato un traguardo enorme».

Il suo consiglio a chi vive situazioni simili: «Il cervello dialoga con ogni parte del corpo. La mentalità positiva è fondamentale. Non sarà facile tutti i giorni, ma cercate sempre qualcosa che vi ispiri ad andare avanti».

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FAQ

Quali sono i sintomi iniziali di un tumore cerebrale?
Odori inesistenti (allucinazioni olfattive), vertigini, crisi epilettiche, problemi di linguaggio o memoria possono essere segnali precoci.

Un oligodendroglioma è sempre benigno?
No. È spesso a crescita lenta, ma può diventare maligno e richiede monitoraggio costante.

Lo sport può aiutare durante le cure?
L’attività fisica, se approvata dai medici, può migliorare l’umore, la forza fisica e la capacità di recupero.

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