“Sono allergica a quel farmaco” ma glielo somministrano lo stesso e muore
Erano stati informati sul fatto che quel farmaco avrebbe potuto causare una reazione allergica ma lo hanno somministrato lo stesso e una donna ha così perso la vita.
È successo all’ospedale Cristo Re di Roma.
Stando a quanto si apprende da IlMessaggero.it, una donna è deceduta nel giro di 25 minuti mentre i familiari si trovavano nella sala d’aspetto del Pronto Soccorso.
Un medico e un infermiere sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo per quanto successo lo scorso gennaio nell’ospedale capitolino. La donna, nella sera del 17, si era presentata per una bronchite e, dopo un primo controllo, si era raccomandata con i dottori di annotare nella cartella clinica che è allergica a un determinato farmaco. Lo stesso hanno fatto i familiari della vittima.
Tuttavia, nonostante questo, come sostenuto dalla tesi dell’accusa, un infermiere e un medico hanno somministrato il Rocefin alla signora Diamante che le ha causato una reazione allergica che non le ha dato scampo.
A prescrivere il farmaco è stato il medico alle 21.30 di quella sera, a somministrarlo il medico alle 6 del mattino del 18 gennaio.
La figlia della paziente ha sporto denuncia e l’autopsia ha confermato quanto sospettato: la donna è morta a causa di una “insufficienza cardiorespiratoria conseguente ad arresto cardiocircolatorio da shock anafilattico per somministrazione di farmaci“.
Nel capo di imputazione ai danni dei sanitari si legge che avrebbero agito “in cooperazione colposa fra loro“, causando il decesso della paziente dopo aver agito con “grave negligenza e imprudenza“, avendo prescritto e sottoministrato l’antibiotico alla donna “nonostante fosse stato chiaramente indicata nella cartella clinica l’intolleranza a tale tipologia di farmaci e fosse stata segnalata dai familiari all’accesso al pronto soccorso, avvenuto per una bronchite“.