Soldati russi chiedono il congelamento dello sperma: perché?

Aumentata la richiesta dei soldati russi di congelare lo sperma. La risposta del Cremlino.

Le truppe russe, che sono state mobilitate per combattere in Ucraina, avranno il diritto di congelare il loro sperma gratuitamente nelle criobanche (istituti attrezzati per il congelamento e la conservazione di cellule, tessuti o liquidi organici umani). Lo ha riferito l’agenzia di stampa statale russa TASS.

Citando Igor Trunov, presidente dell’Unione russa degli avvocati, la TASS ha riferito ieri, mercoledì 28 dicembre, che il ministero della Sanità russo ha risposto al suo appello per l’assistenza finanziaria ai soldati che vogliono avvalersi di questi servizi.

Il ministero “ha determinato la possibilità di un sostegno finanziario dal bilancio federale per la conservazione e lo stoccaggio gratuiti di cellule germinali (spermatozoi) per i cittadini mobilitati per partecipare all’operazione militare speciale per il 2022-2024″, ha affermato Trunov.

La Russia ha richiamato più di 300.000 riservisti per sostenere il suo sforzo bellico in Ucraina.

Vladimir Putin, presidente della Federazione Russa.

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L’aumento delle domande per il congelamento della sperma sono emersi per la prima volta a ottobre in un articolo del quotidiano russo Moskovskij Komsomolets: dopo che il presidente russo Vladimir Putin aveva annunciato la mobilitazione parziale per sostenere la guerra in Ucraina, c’era stato un aumento del congelamento dello sperma.

“In passato i clienti principali erano le persone con le malattie croniche. Ora sono gli uomini sani che congelano il loro sperma, nel caso gli succeda qualcosa, in modo che possano avere la possibilità garantita di diventare padri”, si legge nel giornale.

Il generale statunitense Mark Milley ha stimato a novembre che circa 100mila soldati russi sono stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina a febbraio. Ha anche affermato che le forze armate di Kiev hanno “probabilmente” subito un livello simile di vittime.

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