Sgombro in saor: ecco la ricetta per un piatto a base di sgombro marinato in aceto e cipolle, tipico della cucina veneta

Impara la ricetta di questa prelibatezza e assapora la ricca tradizione gastronomica della regione di Venezia.

Lo sgombro in saor è un delizioso piatto a base di sgombro marinato in aceto e cipolle, tipico della cucina veneta. Questa pietanza, che ha origini antiche e radici nella tradizione dei pescatori della laguna di Venezia, rappresenta una delle specialità più apprezzate e conosciute della gastronomia locale.

Caratterizzato da un equilibrio perfetto tra sapori dolci e aspri, lo sgombro in saor è un piatto ricco di gusto e di storia, che riflette la grande passione dei veneti per il pesce e la loro profonda conoscenza delle tecniche di conservazione.

La preparazione dello sgombro in saor si basa su un’antica tecnica di marinatura chiamata “saor”, che prevede l’utilizzo di aceto, cipolle e altri ingredienti per conservare e insaporire il pesce. Il termine “saor” deriva dall’espressione dialettale veneziana “savór”, che significa sapore, e fa riferimento al gusto particolare e inconfondibile di questa marinatura.

Lo sgombro è il protagonista indiscusso di questo piatto e viene scelto per la sua carne soda e saporita, che si presta particolarmente bene alla marinatura. Inoltre, lo sgombro è un pesce azzurro ricco di omega-3 e proteine, che lo rendono un alimento nutriente e salutare.

Per preparare lo sgombro in saor, si inizia pulendo e sfilettando il pesce. I filetti di sgombro vengono poi leggermente infarinati e fritti in olio extravergine di oliva fino a doratura. Dopo la cottura, i filetti vengono lasciati sgocciolare su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e raffreddare.

Nel frattempo, si prepara la marinatura “saor”. Si affettano finemente le cipolle, preferibilmente di tipo dorato o rosso, e si fanno rosolare in una padella con un filo di olio extravergine di oliva fino a quando diventano morbide e trasparenti. A questo punto, si aggiunge l’aceto, solitamente di vino bianco, e si lascia cuocere a fuoco lento per alcuni minuti, in modo da far evaporare l’alcol e addolcire il sapore dell’aceto.

La marinatura “saor” può essere arricchita con l’aggiunta di altri ingredienti, come uvetta, pinoli, zucchero o spezie, a seconda dei gusti e delle tradizioni locali. L’obiettivo è ottenere un mix di sapori equilibrato e armonioso, che esalti il sapore dello sgombro senza sovrastarlo.

Una volta pronta la marinatura, si procede con la composizione del piatto. Si dispongono i filetti di sgombro in un contenitore, alternandoli con strati di cipolle e marinatura “saor”. È importante che i filetti di pesce siano completamente coperti dalla marinatura, in modo da assorbire tutti i sapori e conservarsi nel migliore dei modi. Lo sgombro in saor viene poi coperto con pellicola trasparente e lasciato riposare in frigorifero per almeno 24 ore, in modo che la marinatura possa penetrare in profondità nella carne del pesce e conferirgli il caratteristico sapore agrodolce.

Durante il periodo di marinatura, i sapori dello sgombro in saor si fondono e si intensificano, regalando al piatto un gusto unico e irresistibile. Una volta trascorso il tempo di riposo, lo sgombro in saor è pronto per essere servito e degustato.

Per valorizzare al meglio il sapore dello sgombro in saor, si consiglia di servirlo a temperatura ambiente o leggermente fresco, accompagnato da pane croccante o polenta. Questo piatto si abbina perfettamente con un bicchiere di vino bianco secco e profumato, come il Soave o il Vermentino, che esalta i sapori della marinatura e del pesce.

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