Mal di gola, tosse e febbre: è solo influenza o può essere Covid?
Con l’arrivo del freddo e più tempo passato in ambienti chiusi, aumentano i casi di influenza, raffreddore e Covid. Due nuove varianti stanno iniziando a diffondersi.
Nei mesi più freddi è comune osservare un aumento delle infezioni respiratorie. Tuttavia, oltre ai classici raffreddori stagionali e all’influenza, sta tornando a circolare con insistenza anche il Covid-19, con due nuove varianti: Stratus (XFG) e Nimbus (NB.1.8.1).

Secondo le ultime osservazioni, entrambe queste varianti sono molto contagiose, ma non sembrano causare sintomi più gravi rispetto a quelli delle precedenti ondate. La preoccupazione principale, quindi, riguarda la velocità di diffusione e la possibilità che colpiscano persone più fragili o già vulnerabili.
Indice dell'articolo
I sintomi: come riconoscere le nuove varianti
Anche se si tratta di nuove sottovarianti, i sintomi del Covid restano in gran parte simili a quelli già noti. Ecco i più comuni:
- Naso chiuso o che cola
- Mal di testa
- Sensazione di stanchezza o esaurimento
- Dolori muscolari diffusi
- Perdita di appetito
- Mal di gola
- Alterazione o perdita dell’olfatto o del gusto
- Tosse nuova e continua (molti colpi di tosse per più di un’ora o almeno tre episodi in 24 ore)
- Diarrea
Questi sintomi possono variare da persona a persona. In molti casi, soprattutto nei soggetti giovani e sani, l’infezione si risolve spontaneamente nel giro di pochi giorni.
Cosa fare se compaiono i sintomi
Attualmente, non sono più in vigore restrizioni obbligatorie relative al Covid. Tuttavia, in caso di sintomi è consigliabile restare a casa e limitare i contatti con altre persone, in particolare con soggetti fragili.
Le raccomandazioni includono:
- Evitare luoghi affollati
- Indossare la mascherina in ambienti chiusi
- Lavarsi spesso le mani
- Areare gli ambienti
Chi ha febbre alta o si sente troppo debilitato per svolgere le normali attività quotidiane (come andare al lavoro o a scuola) dovrebbe restare a riposo fino a miglioramento.
Quando è il caso di contattare il medico
Nella maggior parte dei casi, il Covid può essere gestito a casa con farmaci da banco come paracetamolo per abbassare la febbre e alleviare i dolori. Tuttavia, è importante chiedere aiuto medico se:
- I sintomi peggiorano o non migliorano dopo alcuni giorni
- La febbre alta dura più di 5 giorni o non scende con il paracetamolo
- Un bambino tra i 3 e i 6 mesi ha la febbre oltre i 39°C
- Un neonato sotto i 3 mesi ha la febbre oltre i 38°C
- Compaiono altri segnali come sfoghi cutanei, perdita di appetito, debolezza intensa
- Non si è sicuri su come gestire i sintomi, soprattutto nei bambini
Inoltre, chi rientra nelle categorie a rischio dovrebbe prestare particolare attenzione. Si tratta, per esempio, di:
- Persone over 60
- Donne in gravidanza
- Chi ha un sistema immunitario indebolito (per patologie o terapie)
In questi casi, un semplice malessere può evolvere più rapidamente in una forma complicata.
Quando chiamare i soccorsi
Alcuni sintomi richiedono intervento medico urgente. In presenza di questi segnali, è necessario chiamare il numero di emergenza o recarsi al pronto soccorso:
- Tosse con sangue
- Eruzione cutanea che non scompare premendo con un bicchiere, come accade nei casi di meningite
- Stato generale molto compromesso, peggioramento rapido, o sensazione che qualcosa non vada seriamente
- Dolore toracico improvviso
- Svenimento, perdita di coscienza o crisi convulsiva per la prima volta
- Respiro molto affannoso, difficoltà a parlare in frasi brevi anche da seduti, oppure respirazione affaticata nei neonati (con movimento del pancino sotto le costole)
Non bisogna sottovalutare questi sintomi, soprattutto nei bambini piccoli, che possono peggiorare rapidamente.

Come proteggersi: prevenzione e buon senso
Con l’autunno e l’inverno alle porte, è utile adottare alcune precauzioni semplici:
- Lavare le mani spesso
- Coprirsi naso e bocca quando si tossisce o starnutisce
- Arieggiare gli ambienti chiusi
- Evitare il contatto stretto con chi presenta sintomi
- Considerare la vaccinazione se offerta, in particolare per le categorie fragili
In famiglia, è importante proteggere gli anziani e i bambini piccoli, adottando comportamenti responsabili. Anche un raffreddore apparentemente banale può essere più impegnativo per loro.
Un aiuto in più: termometro digitale da tenere in casa
Avere in casa un termometro digitale preciso è sempre utile per monitorare la febbre, soprattutto nei bambini. Un modello consigliato è il termometro frontale infrarossi di Braun, pratico, veloce e senza contatto. Ideale per controlli frequenti, anche durante la notte.
FAQ – Domande frequenti
Come si distinguono influenza e Covid?
Sono molto simili, ma il Covid tende a causare alterazioni dell’olfatto e del gusto e può durare più a lungo.
Serve fare il tampone?
Non è obbligatorio, ma può essere utile per capire se si è positivi e adottare comportamenti più attenti verso gli altri.
Il Covid è ancora pericoloso?
Per la maggior parte delle persone sane no. Ma può essere rischioso per anziani, fragili, immunodepressi e donne in gravidanza.
Le nuove varianti sono più gravi?
No, al momento non ci sono segnali che indichino una maggiore gravità, ma si diffondono più facilmente.
Cosa fare con i bambini con sintomi?
Monitorare temperatura e comportamento. Se mangiano, dormono e giocano normalmente, basta riposo. In caso di febbre alta o peggioramento, contattare il pediatra.
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