Cosa è la sepsi e come riconoscerla in tempo: prendetevi un minuto per riconoscere i sintomi

Saper distinguere tra sepsi e setticemia: conoscere i sintomi per agire tempestivamente.

La sepsi è una condizione medica grave, spesso sottostimata e misconosciuta, che può colpire chiunque, indipendentemente dall’età o dallo stato di salute. Ecco come si sviluppa e quali sintomi possano aiutarci a riconoscerla in tempo, permettendo un intervento medico tempestivo e, potenzialmente, salvavita.

Cos’è la sepsi?

La sepsi è una risposta sistemica, eccessiva e disfunzionale del corpo a un’infezione. Quando il nostro sistema immunitario combatte un’infezione, produce sostanze chimiche per eliminare i batteri, i virus o i funghi nocivi. Tuttavia, nel caso della sepsi, la risposta immunitaria va fuori controllo, causando danni a tessuti e organi vitali. Se non trattata tempestivamente, la sepsi può portare a insufficienza multiorgano, shock settico e, infine, alla morte.

Come si sviluppa la sepsi?

La sepsi può derivare da qualsiasi tipo di infezione, sia essa batterica, virale, fungina o parassitaria. Le infezioni più comuni che possono portare alla sepsi includono polmoniti, infezioni del tratto urinario, infezioni della pelle e infezioni addominali. Fattori di rischio per lo sviluppo della sepsi includono età avanzata, presenza di malattie croniche come diabete o insufficienza renale, uso di farmaci immunosoppressori e procedure invasive come cateteri o interventi chirurgici.

Riconoscere i sintomi della sepsi in tempo

È fondamentale riconoscere i sintomi della sepsi il più presto possibile, poiché un intervento tempestivo aumenta notevolmente le possibilità di sopravvivenza e recupero. Di seguito, sono elencati alcuni sintomi e segni di allarme da tenere in considerazione:

  1. Febbre alta o bassa: La sepsi può manifestarsi con una febbre alta (superiore a 38 °C) o, al contrario, con una temperatura corporea anormalmente bassa (inferiore a 36 °C).
  2. Frequenza cardiaca accelerata: Un battito cardiaco superiore a 90 battiti al minuto può essere un segno di sepsi.
  3. Respirazione rapida: Una frequenza respiratoria superiore a 20 respiri al minuto o un valore di PaCO2 (pressione parziale di anidride carbonica nel sangue) inferiore a 32 mmHg possono indicare la presenza di sepsi.
  4. Alterazioni dello stato mentale: Confusione, sonnolenza, disorientamento e difficoltà di concentrazione possono essere sintomi di sepsi.
  5. Pelle fredda e sudata: La pelle può diventare fredda, sudata, pallida o marmorizzata a causa della sepsi.
  6. Pressione sanguigna bassa: Una pressione sanguigna sistolica inferiore a 100

Differenze tra sepsi e setticemia

La sepsi e la setticemia sono entrambe condizioni mediche gravi e potenzialmente letali legate all’infezione, ma presentano alcune differenze fondamentali in termini di definizione e sintomi.

La sepsi è una risposta sistemica eccessiva e disfunzionale del corpo a un’infezione, che può causare danni a tessuti e organi vitali. Al contrario, la setticemia, spesso utilizzata in modo intercambiabile con il termine “infezione del sangue”, si riferisce alla presenza di batteri o altri agenti infettivi nel sangue, che si diffondono rapidamente attraverso il sistema circolatorio.

Entrambe le condizioni possono essere causate da infezioni batteriche, virali, fungine o parassitarie, ma la sepsi si sviluppa quando la risposta immunitaria del corpo va fuori controllo, mentre la setticemia è il risultato della diffusione diretta di agenti patogeni nel sangue.

I sintomi della sepsi e della setticemia possono sovrapporsi in parte, ma alcune caratteristiche sono più tipiche di una condizione piuttosto che dell’altra. Ad esempio, la sepsi è spesso accompagnata da alterazioni dello stato mentale, come confusione e disorientamento, e da alterazioni della perfusione periferica, come pelle fredda, sudata e marmorizzata. La setticemia, invece, può manifestarsi con febbre, brividi e sintomi di shock, come pressione sanguigna bassa, tachicardia e alterazioni della coagulazione.

Entrambe le condizioni possono portare a complicanze gravi e potenzialmente letali, come insufficienza multiorgano e shock. Tuttavia, è importante notare che la sepsi è una fase più avanzata della risposta infiammatoria e, se non trattata tempestivamente, può progredire in shock settico, che è una forma grave e potenzialmente fatale di sepsi caratterizzata da una bassa pressione sanguigna non responsiva al trattamento con liquidi, insufficienza d’organo e alterazioni della coagulazione.

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