Semi di Chia, quali sono le principali controindicazioni?

I semi di Chia sono un super food del quale si parla tantissimo negli ultimi tempi. Ricchi di calcio, vitamina C e grassi buoni omega 3, vengono spesso chiamati in causa quando si discute di colazioni salutari (li si può utilizzare, per esempio, come ingredienti del porridge).

Come in tutti i casi, però, anche in questo è necessario parlare di controindicazioni. Quali sono? Se ti stai facendo domande in merito, nelle prossime righe puoi trovare la risposta. Ricorda sempre che, per qualsiasi cambiamento concreto nella dieta, il punto di riferimento deve essere il nutrizionista di fiducia.

semi di chia

Quando non mangiare i semi di Chia?

I semi di Chia, come già detto, sono caratterizzati da diversi benefici. Tra questi, rientra il contenuto di calcio, cinque volte superiore rispetto a quello del latte. Cosa dire, invece, delle controindicazioni? Che tra le principali rientrano i problemi intestinali. I semi di Chia, infatti, tendono a richiamare acqua. Ciò potrebbe comportare, a lungo andare, l’insorgenza di crampi e dolori addominali.

Quando si parla delle situazioni in cui si dovrebbe evitare il consumo di semi di Chia, è doveroso citare i casi di reattività crociata nei soggetti con diagnosi di allergia al sesamo.

Si raccomanda cautela nell’assunzione di semi di Chia se si soffre di diabete. Come mai? Perché si tratta di un super food in grado di influire sui livelli di zucchero nel sangue, abbassandoli. Nei soggetti con la sopra citata patologia, ciò può comportare la necessità di intervenire assumendo cibi zuccherati per far fronte a effetti come sudorazione, tremore, batticuore (giusto per citarne alcuni).

Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei casi in cui è bene evitare l’assunzione di semi di Chia. Oltre alle situazioni appena elencate, ricordiamo i quadri all’insegna dell’ipotensione. Dal momento che, come precedentemente accennato, si tratta di un alimento con numerosi benefici è bene chiedersi, in presenza delle sopra citate controindicazioni, verso quali alternative è meglio focalizzarsi. Scopriamolo assieme nel prossimo paragrafo!

Alternative ai semi di Chia

Nel momento in cui ci si accorge di avere a che fare con una o più controindicazioni che rendono poco raccomandata l’assunzione di semi di Chia, ci si può orientare verso diverse altre alternative. Qualche esempio? I semi di lino.

Considerati tra i migliori alleati naturali della salute cardiovascolare, rappresentano un ottimo punto di riferimento per quanto riguarda l’ottimizzazione dell’apporto di potassio, minerale che ricopre un ruolo nodale ai fini del miglioramento della pressione arteriosa.

Degni di nota sono anche i semi di girasole. Caratterizzati da un buon contenuto proteico – il che è fantastico per chi, per esempio, sta pensando di iniziare una dieta vegana o vegetariana – contengono vitamine del gruppo B, fondamentali per l’efficienza del metabolismo della cellula, e vitamina E, nota per la sua efficacia antiossidante.

Un’altra alternativa ai semi di Chia sono quelli di canapa, noti per la loro ricchezza in acidi grassi polinsaturi (acido linoleico, alfa linoleico e linolenico).

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