Cancro al pancreas: ecco i 7 sintomi da non ignorare

Sottovalutato e spesso invisibile: il tumore al pancreas è tra i più aggressivi. Riconoscere i sintomi può fare la differenza.

In un’epoca in cui molte forme di cancro sono affrontate con terapie sempre più avanzate, il carcinoma pancreatico resta una delle diagnosi più temute in oncologia. Con un tasso di sopravvivenza allarmantemente basso, questo tumore viene spesso definito dagli esperti come “particolarmente aggressivo”, proprio per la sua capacità di progredire silenziosamente, rendendo difficile una diagnosi precoce.

Cancro al pancreas: i campanelli d'allarme.
Cancro al pancreas: i campanelli d’allarme.

Una malattia silenziosa ma letale

Nonostante i progressi della medicina, solo il 25% dei pazienti con tumore al pancreas sopravvive oltre un anno dalla diagnosi. Ancora più preoccupante è il dato a lungo termine: meno del 5% supera i dieci anni. Una statistica che racconta la difficoltà di individuare il tumore quando è ancora nelle fasi iniziali, ovvero quando le possibilità di trattamento e guarigione sono maggiori.

Secondo studi oncologici recenti, il problema principale è la diagnosi tardiva. Il pancreas è un organo profondo, posizionato dietro lo stomaco e davanti alla colonna vertebrale, che svolge funzioni vitali nella digestione e nel metabolismo del glucosio. Quando il tumore inizia a svilupparsi, i sintomi sono vaghi o assenti, e questo rende difficile accorgersi della malattia finché non è già in fase avanzata.

Solo pochi pazienti sono operabili

Ad oggi, solo il 15-20% delle persone con diagnosi di tumore pancreatico può sottoporsi a un intervento chirurgico per rimuoverlo. E la chirurgia rappresenta la via più promettente per una possibile guarigione. Tuttavia, la maggior parte dei pazienti riceve la diagnosi quando la massa tumorale ha già coinvolto vasi sanguigni o altri organi, rendendo impossibile l’asportazione.

Il cancro al pancreas, pur essendo relativamente raro rispetto ad altri tumori, rappresenta una delle principali cause di morte oncologica, subito dopo polmone, colon e seno.

I 7 segnali da riconoscere: quando preoccuparsi

Un’università medica statunitense ha recentemente individuato sette sintomi chiave che possono indicare la presenza di un carcinoma pancreatico. Anche se alcuni di questi segnali compaiono solo in fasi avanzate, è fondamentale conoscerli per poterli riferire tempestivamente al medico.

Ecco i sette campanelli d’allarme:

  • Ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi)
  • Feci chiare o scolorite
  • Urina scura
  • Dolore nella parte superiore dell’addome o alla schiena
  • Perdita di peso non intenzionale
  • Stanchezza persistente
  • Scarso appetito

Tra questi, l’ittero è considerato il sintomo più indicativo, perché è spesso uno dei primi ad emergere, in particolare nei tumori localizzati nella testa del pancreas. Le feci chiare e l’urina molto scura sono altri segnali evidenti, legati all’ostruzione dei dotti biliari. Gli altri sintomi, purtroppo, sono aspecifici: possono essere facilmente confusi con altre condizioni benigne, e spesso si manifestano quando la malattia è già diffusa.

Perché è così difficile da diagnosticare

Come spiegano gli esperti, la diagnosi del tumore pancreatico è complessa e frequentemente tardiva. I sintomi non sono abbastanza specifici da far pensare subito a un tumore, e spesso vengono trascurati o interpretati come segnali di disturbi gastrointestinali più comuni.

Solo l’utilizzo di esami di imaging (come TAC o risonanza magnetica) o la biopsia dei tessuti può confermare la presenza del carcinoma. Tuttavia, ci sono speranze all’orizzonte.

Cancro al pancreas
Cancro al pancreas

Una nuova speranza: il marcatore GPC1

La ricerca sta esplorando nuove vie per rendere la diagnosi più precoce. Una delle scoperte più promettenti riguarda un biomarcatore ematico chiamato GPC1, presente nei microvescicoli rilasciati dalle cellule tumorali. Questo marcatore potrebbe permettere l’individuazione del cancro prima ancora che si manifestino sintomi evidenti, offrendo così un vantaggio cruciale per la cura.

Attualmente, però, il test su GPC1 è ancora in fase sperimentale e non è disponibile nella pratica clinica standard.

Prevenzione: cosa possiamo fare

Non esiste un modo garantito per evitare il cancro al pancreas, ma è possibile ridurre i fattori di rischio attraverso uno stile di vita sano. Alcuni comportamenti quotidiani possono influenzare significativamente le probabilità di ammalarsi:

  • Evitare il fumo, uno dei principali fattori di rischio associati a questo tumore.
  • Limitare il consumo di alcol, restando al di sotto delle dosi consigliate.
  • Seguire una dieta equilibrata, riducendo l’assunzione di carne rossa e processata.
  • Mantenere un peso corporeo sano, poiché l’obesità è collegata a un rischio maggiore.
  • Praticare attività fisica regolare e controllare eventuali casi di diabete o pancreatite cronica, condizioni che possono aumentare il rischio.

Lo sapevi che…?

  • Il tumore al pancreas è più comune negli uomini rispetto alle donne.
  • L’età media alla diagnosi è circa 70 anni.
  • Fino al 10% dei casi può essere collegato a fattori genetici o familiari.
  • In alcuni casi, il tumore viene scoperto per caso durante esami per altri motivi.
  • Alcuni tipi di cancro al pancreas non producono sintomi fino a uno stadio molto avanzato.

FAQ – Le domande più cercate sul tumore al pancreas

Il tumore al pancreas si può curare?
In fase precoce, la chirurgia può offrire buone probabilità di sopravvivenza. Tuttavia, la maggior parte dei casi viene diagnosticata in fase avanzata, rendendo la cura più difficile.

Qual è il sintomo più evidente?
L’ittero (colorazione gialla della pelle e degli occhi) è uno dei segnali più riconoscibili e deve essere indagato immediatamente.

Ci sono test di screening disponibili?
Al momento non esistono programmi di screening universali per la popolazione generale. Solo in casi ad alto rischio genetico si possono effettuare controlli mirati.

Il tumore al pancreas è sempre doloroso?
Non necessariamente. Il dolore può comparire solo in fase avanzata o quando il tumore preme su nervi o altri organi.

Quanto è importante la prevenzione?
Molto. Anche se non esiste una protezione totale, seguire uno stile di vita sano riduce significativamente il rischio.

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Fonte: Mirror.

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