Sars-CoV-2 è diventato meno aggressivo? Il parere del virologo Silvestri

Il nuovo coronavirus è meno aggressivo?

Considerare questa possibilità, parlarne e confrontarsi, «non significa fare pseudoscienza» secondo il virologo Guido Silvestri, italiano docente negli Usa alla Emory Univeristy di Atlanta.

L’esperto si è inserito così nel dibattito che in queste ore sembra aver creato una nuova spaccatura fra gli scienziati sotto i riflettori dei media nell’emergenza Covid-19.

«Già che ci sono – ha scritto Silvestri su Facebook – approfitto per pregare chi legge di aiutarmi ad evitare un’altra stucchevole polemica tra esperti (il virus sta diventando più buono, sì o no?). È chiaro che la malattia sembra meno grave di alcune settimane fa. Potrebbe essere il caldo (che causa infezioni con inoculo virale più basso), e/o la nostra migliorata capacità di trattare la malattia, e/o il virus che si ‘adatta’ al nuovo ospite riducendo la patogenesi (un fenomeno ben noto a chiunque conosce la virologia)».

In ogni caso, «discutere quest’ultima possibilità alla luce della propria esperienza clinica e conoscenza teorica non significa fare ‘pseudoscienza’, come ha paventato con parole poco felici un collega (nel senso di ‘endowed professor’ in una università americana) in un talk-show televisivo italiano. Detto questo, nessuno è perfetto – ha aggiunto il virologo – Frasi infelici ne ho scritte anch’io. Adesso chiudiamola qua e concentriamoci sul vero nemico, Sars-CoV-2, che è alle corde ma non ancora Ko».

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