Fumi solo 2 sigarette al giorno? I rischi per il cuore sono enormi

Non serve essere fumatori accaniti per mettere a rischio cuore e salute: bastano due sigarette al giorno per danneggiare il corpo per decenni.

Anche chi fuma solo due o tre sigarette al giorno espone il proprio cuore a un rischio molto più alto del normale. Lo dimostra uno studio di vasta portata condotto negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista scientifica PLOS Medicine. I ricercatori del Ciccarone Center for Prevention of Cardiovascular Disease della Johns Hopkins University hanno analizzato i dati di 22 studi, per un totale di 330mila persone seguite per quasi 20 anni (19,9 anni in media).

Il risultato? Il fumo, anche a bassa intensità, aumenta del 50% il rischio di scompenso cardiaco e del 60% il rischio di morte per qualsiasi causa rispetto a chi non ha mai fumato. E i danni non si annullano nemmeno a distanza di decenni.

Fumare poco non è meno pericoloso: i dati dello studio

Il team guidato dal prof. Michael Blaha, cardiologo ed epidemiologo, ha registrato oltre 125.000 decessi e 54.000 eventi cardiovascolari, tra cui infarti, ictus e scompenso cardiaco. I ricercatori hanno definito “fumatori a bassa intensità” coloro che consumano da due a cinque sigarette al giorno.

Anche in questa fascia, i danni sono evidenti:

  • +50% rischio di scompenso cardiaco
  • +60% rischio di morte prematura
  • Effetti prolungati nel tempo, anche 30 anni dopo aver smesso

“È sorprendente quanto il fumo sia dannoso: anche basse dosi comportano grandi rischi cardiovascolari”, ha dichiarato il professor Blaha.
“È fondamentale smettere il prima possibile. Il tempo trascorso da quando si smette completamente è più importante rispetto alla quantità di sigarette fumate ogni giorno”.

I benefici della cessazione: prima si smette, meglio è

Lo studio conferma che smettere di fumare ha effetti positivi evidenti, in particolare nei primi dieci anni. In questo arco temporale, il rischio di eventi cardiovascolari si riduce in modo marcato. Ma, anche dopo trent’anni, chi ha fumato resta più a rischio rispetto a chi non ha mai fumato.

“La nostra ricerca ha analizzato in dettaglio una popolazione spesso trascurata: i fumatori leggeri”, ha aggiunto Blaha.
“È chiaro che la vera strada per ridurre i rischi è smettere del tutto. Fumare meno non basta”.

Cuore a rischio: come il fumo danneggia l’organismo

Il fumo è una delle principali cause di scompenso cardiaco, condizione in cui il cuore non riesce più a pompare sangue in modo efficace. Questo compromette l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti, causando sintomi come affaticamento, respiro corto e gonfiore.

I danni sono causati dai circa 7.000 composti chimici presenti nel tabacco, tra cui il catrame, che colpiscono direttamente i vasi sanguigni del cuore, riducendone l’elasticità e favorendo l’accumulo di placche aterosclerotiche.

Lo sapevi che…?

  • Anche due sigarette al giorno possono aumentare del 50% il rischio di infarto.
  • I benefici dello smettere si vedono già nei primi 10 anni.
  • Dopo 30 anni senza fumo, il rischio cardiovascolare resta più alto rispetto ai non fumatori.
  • In UK, il numero di fumatori è in calo, ma in alcune aree sta tornando a crescere.
  • Il 50% delle malattie da fumo riguarda cuore, ictus e arterie.

FAQ – Domande frequenti

Fumare poco è comunque pericoloso?
Sì. Anche chi fuma 2-5 sigarette al giorno ha un rischio molto più alto di infarto e morte precoce rispetto a chi non fuma mai.

Smettere del tutto è davvero necessario?
Assolutamente sì. Ridurre non basta. L’unico modo efficace per ridurre i rischi cardiovascolari è smettere completamente di fumare.

Quanto tempo serve per vedere benefici?
Già dopo pochi anni si osserva un netto calo del rischio. I miglioramenti più significativi arrivano nei primi 10 anni.

Il rischio sparisce dopo decenni?
No. Anche dopo 30 anni senza fumo, il rischio cardiovascolare resta più alto rispetto ai non fumatori.

Le sigarette elettroniche sono un’alternativa sicura?
Non sono prive di rischi. Per questo si stanno valutando nuove regolamentazioni su marketing e utilizzo.

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