Questo spiega perché potresti scoppiare a piangere dopo aver fatto l’amore

Fare l’amore è un toccasana per la salute: può aiutare a ridurre il dolore, a rendere più facile il sonno e a rafforzare il sistema immunitario. Ma potrebbe avere anche un effetto inaspettato sul tuo umore, lasciandoti triste dopo che il rapporto è finito, così tanto che potresti piangere.

Questa tristezza ha un nome: disforia post-coitale (DPC). Ian Kerner, terapista se$$uale di New York, ha descritto la DPC come “sentimenti di tristezza, rabbia e angoscia, generalmente post-se$$o e spesso post-orgasmo” e può accadere sia in presenza di un partner che senza.

La tristezza post-se$$o non è soltanto un fenomeno reale ma è sorprendentemente comune.

Un’indagine del 2015 sulle studentesse del college pubblicate su Sexual Medicine ha rilevato che il 46% ha sperimentato la DPC almeno una volta; il 5% ha riferito di sentirsi triste dopo il se$$o più volte in un periodo di quattro settimane. Lo studio si è concentrato sulle donne ma la DPC può colpire anche gli uomini.

Infatti, all’inizio del giugno 2018, il primo studio che stima la prevalenza della DPC negli uomini è stato pubblicato sul Journal of Sex & Marital Therapy. Un team di ricerca australiano ha intervistato più di 1.200 uomini con un questionario online e ha rilevato che il 41% ha avuto un esperienza di DPC nelle ultime quattro settimane. Inoltre, il 4% ha dichiarato di soffrire di disforia post-coitale regolarmente.

Ian Kerner sostiene che, seppur la DPC non sia stata ancora ben studiata, crede che la tristezza abbia a che fare con gli ormoni. “Soprattutto per le donne, il se$$o e l’orgasmo possono rilasciare l’ossitocina, che facilita l’attaccamento e il legame“, ha spiegato. Inoltre, ciò può succedere anche in un incontro se$$uale occasionale, perché si registra sempre un aumento di ossitocina.

Anche il se$$o, poi, ci può fare sentire vulnerabili e questa vulnerabilità può provocare il pianto. “Il post-se$$o è un periodo riflessivo e può suscitare emozioni ed esperienze che normalmente si nascondono“, ha affermato il dott. Kerner.

Anche un trauma passato può contribuire alla DPC. Le vittime di un’aggressione se$$uale, ad esempio, potrebbero avere una crisi emotiva se un’esperienza faccia tornare in mente quanto sofferto. Nello studio australiano, la DPC tra gli uomini, ad esempio, era associata a un abuso se$$uale nell’infanzia, alla disfunzione se$$uale e al disagio psicologico. Le persone che basano, poi, la propria autostima su come il partner si senta in relazione a loro hanno più probabilità di sentirsi depressi dopo il se$$o se il partner non li tratta con il senso di vicinanza sperato.

Se la DPC accade e non si sa il perché “questo è un buon motivo per fissare un appuntament con un terapeuta che potrebbe aiutare a ‘coltivare’ un po’ di auto – comprensione“, ha suggerito il dott. Kerner.

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