Quante volte a settimana è consigliato mangiare la pasta? Cosa dicono gli esperti

Quanti giorni alla settimana si può mangiare la pasta in modo sano e bilanciato.

La pasta è un alimento sano e nutriente: è ricca di carboidrati complessi, che forniscono energia al nostro organismo, e contiene anche fibre, vitamine B e minerali come il ferro e il magnesio. Inoltre può essere preparata in molti modi diversi rendendola una scelta gustosa e versatile per i pasti.

Quindi, quanti giorni alla settimana è consigliato mangiare la pasta? Una volta al giorno non è una scelta salutare, in quanto può portare ad un eccesso di carboidrati e calorie, tuttavia, una o due volte alla settimana può fare parte di una dieta sana e bilanciata. La chiave è mangiarla con moderazione e abbinarla a verdure, proteine magre e grassi sani.

pasta al pomodoro
pasta al pomodoro

Come preparare un piatto di pasta?

Il contenuto calorico dipende dalla quantità, dal tipo e dal condimento. In media un piatto con sugo di pomodoro semplice contiene circa 250-300 calorie ma se si aggiungono salse grasse, formaggi o altre proteine come pancetta o salsiccia, il contenuto calorico può aumentare significativamente.

Se si desidera abbassare il numero di calorie, allora è preferibile prepararla con verdure come pomodori, zucchine, peperoni e cipolle, con l’aggiunta di una fonte di proteine come pollo o gamberi. In alternativa, si può mangiare anche integrale, magari abbinandola a legumi come i fagioli o i ceci, per aumentare la quantità di fibre e proteine nella dieta. E’ importante controllare le porzioni; quella standard dovrebbe essere di circa 80-100 grammi.

Va bene la pasta senza glutine?

ll glutine è una proteina che si trova naturalmente in alcuni cereali come il grano, l’orzo, il farro e il segale che sono alla base degli ingredienti principali della maggior parte dei prodotti da forno come pane, pasta, pizza e biscotti. Alcune persone possono essere intolleranti o soffrono di celiachia: in questi casi il consumo può provocare danni all’intestino tenue o sintomi gastrointestinali come gonfiore, diarrea e dolore addominale.

Negli ultimi anni molte aziende hanno sviluppato varietà senza glutine per rispondere alle esigenze dei consumatori. La pasta di mais è una delle varietà più comuni e disponibili ma anche la pasta di quinoa, che ha un sapore leggermente nocciolato e una consistenza piuttosto leggera, è un’alternativa. La pasta con farina di riso bianco o integrale è un’altra opzione, è delicato e piuttosto morbida, oppure quella prodotta i ceci, i fagioli e le lenticchie.

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