Un tumore invisibile alla mammografia: la scoperta di Louise salva la sua vita
La storia vera di una donna che ha scoperto da sola il proprio tumore al seno, nonostante la mammografia recente fosse negativa.
Sapevi che alcuni tumori al seno non compaiono nemmeno nelle mammografie più aggiornate?
È quello che è successo a Louise Butcher, 52 anni, operatrice per un’associazione benefica del Devon, in Inghilterra. Nonostante avesse effettuato una mammografia solo tre settimane prima, è stata l’autopalpazione a casa a permetterle di scoprire qualcosa che non andava.

Il tumore era lì, silenzioso, nascosto, ma la sua attenzione al corpo ha fatto la differenza.
Una sensazione insolita: “Era come una ragnatela”
Louise non aveva sintomi evidenti. Nessun nodulo classico, nessuna retrazione del capezzolo, niente arrossamenti.
Eppure, qualcosa l’ha insospettita.
“Durante l’autopalpazione ho avvertito un ispessimento, come se fosse attaccato ad altro. Non sembrava un nodulo… più simile a una ragnatela”, ha raccontato.
Era aprile 2022. Dopo quell’allarme, si è sottoposta a un’ecografia, che ha rivelato un tumore di 5 centimetri al seno sinistro. La diagnosi è stata chiara: carcinoma lobulare invasivo.
Cos’è il carcinoma lobulare al seno?
Il carcinoma lobulare è la seconda forma più diffusa di tumore al seno, ma è anche una delle più difficili da rilevare.
A differenza del carcinoma duttale, che tende a formare noduli più compatti e visibili, il lobulare si diffonde in modo più sottile e ramificato, spesso senza formare masse palpabili.
Per questo motivo:
- può non comparire nelle mammografie;
- può essere confuso con tessuto normale;
- i sintomi sono spesso subdoli o assenti.
L’importanza dell’autopalpazione regolare
La storia di Louise è un richiamo potente alla prevenzione attiva.
Anche se la mammografia è uno strumento essenziale, non è infallibile, soprattutto per alcune forme tumorali.
Ecco perché è fondamentale:
- imparare a conoscere il proprio corpo;
- effettuare l’autopalpazione una volta al mese;
- non ignorare sensazioni insolite, anche se non sembrano preoccupanti;
- consultare un medico anche solo per un dubbio.

Un doppio intervento e una scelta coraggiosa
Dopo la diagnosi, Louise ha scelto di sottoporsi a una mastectomia al seno sinistro.
Poco dopo ha deciso di rimuovere anche il destro. Una scelta drastica? Per lei, una forma di tutela:
“Non ce la facevo a convivere con l’ansia. Se non posso vedere, avrò sempre paura che torni.”
Ma Louise ha preso anche un’altra decisione: non ricostruire il seno. Non per rifiuto estetico, ma per un’accettazione profonda del proprio corpo.
“Non sentivo il bisogno di adeguarmi agli standard sociali. Ho imparato ad amarmi così come sono.”
Una battaglia per tutte: più ricerca sul carcinoma lobulare
Oggi Louise è una voce forte nella richiesta di maggiori fondi per la ricerca sul carcinoma lobulare.
Attualmente, non esistono linee guida nazionali dedicate a questa forma tumorale, che viene trattata come gli altri carcinomi invasivi, nonostante le sue peculiarità cliniche.
Il suo appello, condiviso da diverse associazioni e attivisti britannici, chiede al governo del Regno Unito di investire 20 milioni di sterline in 5 anni per colmare questo vuoto scientifico.
“Non si sa mai cosa succede con questo tipo di cancro. Non è così semplice”, ha detto Louise.
“Going Topless”: il libro e il messaggio
Dalla sua esperienza è nato anche un libro: “Going Topless”, in cui racconta il percorso dalla scoperta al recupero psicologico e fisico. Louise è anche attiva su Instagram, dove condivide riflessioni, consigli e incoraggiamenti: @louisebutcher39.
Il suo messaggio è chiaro: il corpo non è solo un’immagine, ma una storia da vivere, proteggere e rispettare.
Cosa possiamo imparare da questa storia
- Le mammografie non bastano da sole: è bene abbinarle all’autopalpazione e alla consapevolezza del proprio corpo.
- Alcuni tumori, come il carcinoma lobulare, sfuggono agli esami tradizionali.
- La diagnosi precoce dipende anche da noi: piccoli segnali possono salvarci la vita.
- Accettare il cambiamento fisico è possibile, anche fuori dagli standard estetici comuni.
- La ricerca scientifica deve adattarsi alla complessità dei tumori meno conosciuti.
FAQ – Domande frequenti sul carcinoma lobulare
Cos’è il carcinoma lobulare?
È un tipo di tumore che origina dai lobuli del seno, spesso difficile da rilevare con mammografia.
Quali sono i sintomi più comuni?
A differenza dei tumori più noti, non si presenta sempre con noduli. Può dare sensazione di ispessimento, tensione o cambiamento della consistenza del tessuto.
L’autopalpazione è davvero utile?
Sì, specialmente per tumori come il lobulare, che possono non essere visibili con gli esami standard.
Il tumore lobulare è raro?
No. È il secondo tipo più diffuso di carcinoma mammario invasivo.
Ci sono linee guida specifiche?
Purtroppo, al momento no. Viene trattato come altri tipi, ma molti esperti chiedono protocolli dedicati.
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