Pomodori stressati dal caldo? Salvali con questi trucchi semplici!
Le alte temperature mettono alla prova le piante di pomodoro: foglie gialle, frutti molli e marciumi sono segni di stress. Scopri come irrigazione, pacciamatura, ombreggiatura e potatura aiutano a rinfrescare l’orto.
Con il termometro che supera i 30 gradi, l’orto si trasforma in una fornace e le piante di pomodoro mostrano subito i segni del disagio. Calore intenso e mancanza di acqua possono rallentare la crescita, far ingiallire le foglie e rendere i frutti molli e suscettibili alle malattie fungine come la peronospora. I pomodori soffrono quando il suolo si secca e non riescono più ad assorbire il nutrimento: senza interventi rapidi rischiano di non produrre più fino alla fine dell’estate.

Riconoscere i segnali di stress termico
Prima di intervenire bisogna saper leggere i segnali. Le foglie che si arricciano verso l’alto o che diventano gialle, i bordi secchi e le macchie sulle lamine indicano che la pianta non riesce a difendersi dall’eccesso di calore. Anche i frutti cambiano aspetto: la buccia si assottiglia, compare il marciume apicale e la polpa diventa farinosa. Questi segnali vanno colti in fretta, perché l’esposizione prolungata può causare la caduta dei fiori e compromettere il raccolto.
L’importanza di un’irrigazione corretta
L’acqua è l’alleata principale contro il caldo. Gli agronomi ricordano che i pomodori contengono più del 90 per cento di acqua e hanno bisogno di un terreno costantemente umida. La regola d’oro è innaffiare al mattino presto o alla sera, quando il sole è basso e l’evaporazione è minima. Le irrigazioni profonde, a goccia o con un tubo forato, permettono all’acqua di raggiungere le radici senza bagnare la chioma. Per capire se bisogna irrigare basta infilare un dito nel terreno: se è secco a una profondità di due centimetri è tempo di fornire acqua. Evita gli eccessi, perché il ristagno favorisce lo sviluppo di funghi.
Pacciamatura e protezione del suolo
Coprirsi dalla calura è un istinto naturale anche per le piante. Pacciamare il terreno con paglia, foglie secche o corteccia crea uno strato isolante che mantiene fresca la terra e riduce l’evaporazione. Questa pratica non solo mantiene l’umidità, ma limita la crescita delle erbe infestanti che competono per l’acqua. Per un effetto ottimale applica lo strato di pacciamatura quando il terreno è già umido, mantenendolo spesso qualche centimetro e lasciando libera la base del fusto per evitare marciumi.

Ombreggiatura e microclima
Quando il sole picchia, l’ombra diventa un salvagente. Stendere sopra le piante teli ombreggianti o reti a maglia fine crea un microclima più fresco e riduce la temperatura del fogliame. Le reti si trovano in qualsiasi consorzio agrario e si fissano con pali o archi, lasciando circolare l’aria. In alternativa si possono usare stuoie di canne o far crescere accanto ai pomodori piante più alte che li proteggano nelle ore più torride. Le strutture di ombreggiatura devono essere temporanee: rimuoverle quando il caldo diminuisce evita che la pianta soffra di scarsa luce.
Ventilazione, potatura e raccolta
Un altro metodo per proteggere i pomodori consiste nel favorire la ventilazione. Diradare le foglie basse e quelle più interne permette all’aria di circolare e riduce l’umidità stagnante che favorisce le malattie. Lega i fusti a paletti o sostegni robusti per tenerli sollevati dal terreno e pota i germogli laterali quando necessario. In periodi di caldo eccessivo raccogli i frutti prima che siano completamente maturi: la maturazione finale può avvenire in casa, mettendo i pomodori in un sacchetto di carta con una banana o una mela che emanano etilene. In questo modo si riduce il rischio che restino bruciati dal sole o attaccati da parassiti.
Rimedi rapidi per rinfrescarli
Durante le ondate di calore può essere utile nebulizzare leggermente le foglie al mattino con acqua fresca. La vaporizzazione abbassa la temperatura della superficie fogliare ma deve essere fatta con moderazione, perché l’umidità eccessiva nelle ore sbagliate può favorire l’oidio o la peronospora. Alcuni coltivatori usano ventagli o ventilatori portatili nelle serre per aumentare la circolazione d’aria, ma in un orto domestico basta scegliere una posizione ventilata. Controlla le piante ogni giorno: intervenire subito quando compaiono sintomi di stress consente di salvare la stagione.