Piedi gonfi, un sintomo da non sottovalutare: ecco quando può indicare un problema grave
Gonfiore ai piedi: quando è normale, quando è un segnale d’allarme
Capita a molti, soprattutto dopo una lunga camminata o durante le giornate più calde, di ritrovarsi con i piedi gonfi a fine giornata. Un fastidio spesso temporaneo, che passa con un po’ di riposo e le gambe sollevate. Ma se il gonfiore persiste, o si presenta all’improvviso senza motivo apparente, potrebbe essere il campanello d’allarme di qualcosa di più serio.

Secondo gli specialisti della Harvard Medical School, citati da Express, la presenza costante di edema – termine medico per indicare il gonfiore – potrebbe nascondere problemi cardiovascolari, disturbi renali o malattie del fegato. Ed è proprio la durata e la modalità con cui si manifesta a fare la differenza tra un disturbo innocuo e un segnale da portare subito all’attenzione del medico.
Quando stiamo in piedi a lungo, per esempio, la gravità fa sì che il sangue si accumuli nelle vene delle gambe, e una parte del liquido esce nei tessuti, causando gonfiore. Ma ci sono condizioni mediche in cui questo meccanismo si altera profondamente, mettendo a rischio la salute generale.
Indice dell'articolo
Quando preoccuparsi per i piedi gonfi
Il gonfiore localizzato a una sola gamba o piede, oppure un rigonfiamento che lascia un’impronta se si preme con un dito, può essere segno di patologie importanti. In questi casi, il fai da te è sconsigliato: è sempre meglio consultare un medico di base, che valuterà eventuali accertamenti specialistici.
Secondo Harvard, è bene allertarsi se:
- Il gonfiore compare improvvisamente
- Dura più di qualche giorno
- Riguarda una sola gamba o piede
- È accompagnato da dolore, cambiamenti nel colore della pelle o altri sintomi sistemici
Vediamo ora quali sono le principali condizioni che si manifestano con piedi gonfi e perché è importante riconoscerle per tempo.
Trombosi venosa profonda: un pericolo silenzioso
La trombosi venosa profonda (TVP) si verifica quando si forma un coagulo di sangue in una vena profonda, solitamente della gamba. Questo blocco ostacola il ritorno del sangue al cuore, causando gonfiore nella zona interessata. Nella maggior parte dei casi, riguarda una sola gamba.
Se non trattato, il coagulo può staccarsi e raggiungere i polmoni, provocando un’embolia polmonare, potenzialmente fatale. O può dirigersi verso il cuore o il cervello, causando un infarto o un ictus.

Segnali di trombosi da non ignorare:
- Dolore pulsante a una gamba, soprattutto quando si cammina o si sta in piedi
- Pelle calda al tatto nella zona colpita
- Colorazione rossa o scura, a volte difficile da notare sulla pelle scura
- Vene gonfie, dure o dolenti
In questi casi, non bisogna aspettare: è necessaria una visita urgente per escludere rischi maggiori.
Scompenso cardiaco: quando il cuore non ce la fa
Un altro motivo frequente alla base del gonfiore alle estremità inferiori è l’insufficienza cardiaca. Si tratta di una condizione in cui il cuore non riesce più a pompare efficacemente il sangue, con conseguente ristagno nei vasi sanguigni.
Il liquido in eccesso tende ad accumularsi nelle gambe e nei piedi, ma anche nell’addome o nei polmoni, peggiorando la qualità della vita.
Sintomi associati allo scompenso cardiaco:
- Fiato corto
- Affaticamento anche per sforzi lievi
- Giramenti di testa o svenimenti
- Tosse persistente, soprattutto di notte
- Battito cardiaco irregolare o accelerato
- Sensazione di stomaco gonfio
- Inappetenza o perdita di peso
- Confusione mentale
Il gonfiore ai piedi, in questo contesto, può essere il primo campanello d’allarme.
Malattie del fegato: il ruolo dell’albumina
Un fegato malato può causare una riduzione nei livelli di albumina, una proteina fondamentale prodotta dall’organo stesso. Se l’albumina è bassa, il sangue fatica a trattenere i liquidi, che si riversano nei tessuti.
Ne consegue un gonfiore generalizzato che può interessare non solo gambe e piedi, ma anche mani e volto.
Altri segni tipici di malattia epatica:
- Stanchezza costante
- Calo dell’appetito e del peso corporeo
- Diminuzione della libido
- Pelle e occhi giallastri (ittero)
- Prurito diffuso
- Nausea o vomito
Anche in questo caso, il gonfiore può precedere altri sintomi più evidenti.
Malattia renale: quando i liquidi si accumulano
I reni hanno il compito di filtrare il sangue e rimuovere i liquidi in eccesso. Se non funzionano bene, questi liquidi si accumulano nei tessuti e causano gonfiore alle estremità, in particolare ai piedi.
Segni di un possibile problema renale:
- Perdita di peso e inappetenza
- Difficoltà respiratorie
- Sensazione di stanchezza cronica
- Sangue nelle urine
- Minzione frequente, soprattutto di notte
- Insonnia
- Crampi muscolari
- Mal di testa
- Prurito cutaneo
- Nausea
- Problemi sessuali negli uomini
Il gonfiore può essere anche il primo segnale visibile di una funzione renale compromessa.
Lo sapevi che…?
Il gonfiore ai piedi è una delle cause più frequenti per cui le persone over 60 si rivolgono al medico di famiglia, anche se non sempre si tratta di un problema serio. In molti casi, è sufficiente mantenere le gambe sollevate, bere più acqua e ridurre il sale nella dieta per notare un miglioramento. Ma non bisogna mai sottovalutarlo se si presenta all’improvviso o se interessa una sola gamba.
🩺 Sintomi da tenere d’occhio
Se il gonfiore ai piedi è accompagnato da uno o più di questi sintomi, è consigliabile consultare il medico:
- Dolore pulsante o localizzato a una sola gamba
- Pelle calda, arrossata o scurita nella zona gonfia
- Affanno o difficoltà a respirare
- Senso di stanchezza persistente
- Inappetenza o perdita di peso inspiegabile
- Minzione frequente, soprattutto notturna
- Tosse continua, specialmente durante la notte
- Prurito diffuso o pelle secca
- Capogiri, confusione o svenimenti
👉 Se noti uno di questi sintomi, meglio non aspettare: parlane con il tuo medico.
FAQ – Domande frequenti
Quando preoccuparsi per i piedi gonfi?
Se il gonfiore dura più di qualche giorno, compare all’improvviso, colpisce una sola gamba o si accompagna a dolore e cambiamenti del colore della pelle.
Piedi gonfi e caldo: è normale?
Sì, è comune che i piedi si gonfino con il caldo o dopo una lunga camminata. Se passa con il riposo, non è preoccupante.
Chi ha più rischio di gonfiore ai piedi?
Le persone anziane, con problemi di cuore, reni o fegato. Anche chi è sedentario o sta in piedi per molte ore è più esposto.
Cosa posso fare per sgonfiare i piedi?
Tenere le gambe sollevate, bere molta acqua, evitare il sale in eccesso e fare brevi passeggiate.
Il gonfiore ai piedi può essere sintomo di infarto o ictus?
Può esserlo indirettamente, soprattutto se legato a una trombosi venosa profonda. In tal caso, il coagulo può raggiungere cuore o cervello.
Consiglio
Se soffri spesso di piedi gonfi, può esserti utile un cuscino ergonomico per sollevare le gambe mentre sei a riposo. Aiuta la circolazione e riduce la pressione sulle vene. Lo trovi qui.





