Paracetamolo, lo studio shock: “Possibili rischi per anziani”

Il paracetamolo è tra i farmaci più usati in Italia, ma uno studio inglese solleva dubbi sulla sua reale sicurezza per chi lo assume a lungo termine.

paracetamolo
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In Italia, come nel Regno Unito, il paracetamolo è considerato un farmaco di prima scelta per alleviare dolori lievi o moderati, febbre e sintomi influenzali. È venduto senza ricetta, facilmente reperibile in farmacia ma anche nei supermercati.

Solo nel Regno Unito, ogni anno si vendono oltre 200 milioni di confezioni senza prescrizione. Eppure, una recente ricerca condotta dall’Università di Nottingham ha sollevato preoccupazioni sulla sua sicurezza a lungo termine, in particolare negli anziani.

Uno studio su oltre 180.000 pazienti over 65

Pubblicato nel novembre 2024, lo studio britannico ha esaminato i dati clinici di 180.483 persone con più di 65 anni che avevano ricevuto prescrizioni di paracetamolo, confrontandoli con un gruppo di controllo di oltre 400.000 coetanei che non lo utilizzavano.

I risultati? Allarmanti.

Secondo i ricercatori, l’uso prolungato di paracetamolo è associato a un aumento del rischio di:

  • Scompenso cardiaco
  • Ipertensione arteriosa
  • Ulcere gastriche
  • Problemi renali cronici

“Non così sicuro come si pensava”

Il professor Weiya Zhang, autore principale dello studio, ha spiegato:

“A causa della percezione di sicurezza, il paracetamolo è stato a lungo raccomandato come farmaco di prima scelta per trattare condizioni come l’artrosi, soprattutto negli anziani più vulnerabili agli effetti collaterali dei farmaci.” — Prof. Weiya Zhang, Università di Nottingham

Ma proprio in queste persone, i benefici del paracetamolo potrebbero non superare i rischi. Lo studio invita a una riflessione più attenta sull’uso sistematico di questo antidolorifico in trattamenti di lunga durata.

Il paracetamolo funziona davvero?

Oltre ai potenziali effetti avversi, diversi studi hanno messo in discussione anche l’efficacia del paracetamolo, in particolare per dolori cronici come quelli causati da artrosi o lombalgia.

Lo stesso professor Zhang sottolinea:

“Dati i suoi effetti analgesici limitati, l’uso del paracetamolo come antidolorifico principale in condizioni croniche dovrebbe essere rivalutato, soprattutto negli anziani.”

Come assumerlo in modo sicuro: le linee guida dell’NHS

Nonostante le perplessità, l’Agenzia Sanitaria Britannica (NHS) continua a considerare il paracetamolo un farmaco sicuro, se assunto correttamente e senza eccessi.

Ecco cosa raccomanda:

  • Dose standard: 1 o 2 compresse da 500 mg, fino a 4 volte al giorno.
  • Intervallo minimo: almeno 4 ore tra una dose e l’altra.
  • Dose massima: 8 compresse da 500 mg nelle 24 ore.
  • Non va assunto insieme ad altri farmaci che contengono paracetamolo, per evitare il rischio di sovradosaggio.

Chi dovrebbe evitare o fare attenzione

Non tutti possono assumere paracetamolo con leggerezza. È necessario fare attenzione se:

  • Soffri di problemi epatici o renali
  • Bevi più di 14 unità di alcol alla settimana
  • Sei allergico al paracetamolo o a farmaci simili
  • Pesi meno di 50 kg: in questo caso è meglio consultare il medico per una dose personalizzata
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Durante gravidanza e allattamento

Buone notizie per le donne in dolce attesa: il paracetamolo è considerato sicuro in gravidanza e durante l’allattamento, purché venga assunto alle dosi raccomandate.

Assunzione occasionale o regolare: che differenza c’è?

Secondo l’NHS, prendere paracetamolo per dolori passeggeri (come un mal di testa o la febbre) per uno o due giorni non presenta particolari rischi.

Diverso è il caso di patologie croniche: in quel contesto, il trattamento può richiedere mesi o anni, ed è proprio in questi casi che occorre vigilare sull’uso prolungato.

Cinque cose da sapere sul paracetamolo

  1. L’effetto antidolorifico inizia entro un’ora dall’assunzione.
  2. La dose massima è di 8 compresse da 500 mg ogni 24 ore.
  3. Mai combinare paracetamolo con altri farmaci che lo contengono (es. farmaci per l’influenza).
  4. Sicuro in gravidanza e allattamento, se rispettate le dosi.
  5. Attenzione all’alcol: se soffri di malattie epatiche, potrebbe esserci un’interazione pericolosa.

Serve maggiore consapevolezza

Il messaggio degli esperti è chiaro: il paracetamolo non è un farmaco “innocuo” e la sua assunzione a lungo termine va valutata attentamente, soprattutto nelle fasce più fragili della popolazione, come gli anziani.

È fondamentale leggere il foglietto illustrativo, consultare il medico o il farmacista e non superare mai le dosi indicate.

Un prodotto utile

Se usi spesso farmaci da banco come il paracetamolo, può essere utile avere in casa un contenitore per farmaci settimanale con scomparti giornalieri, per gestire meglio dosi e orari. Trovi una buona opzione su Amazon.

FAQ sul paracetamolo

Il paracetamolo può essere usato ogni giorno?
Sì, ma solo se necessario e senza superare le dosi raccomandate.

È più sicuro dell’ibuprofene?
Dipende dalla condizione: il paracetamolo ha meno effetti sullo stomaco, ma non sempre è più efficace.

Cosa succede se prendo una dose troppo alta?
Il sovradosaggio può causare danni gravi al fegato, anche mortali. Rivolgiti immediatamente al pronto soccorso.

Esistono alternative al paracetamolo per gli anziani?
Sì, ma ogni alternativa ha pro e contro. Va sempre valutata col medico curante.

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