Il mondo deve prepararsi a un’altra pandemia, l’avvertimento delll’OMS

L'allarme dell'OMS sulla "Malattia X", una potenziale futura pandemia. Le strategie di preparazione e prevenzione discusse a Davos e l'importanza della ricerca sui virus emergenti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) torna a lanciare un avvertimento riguardo alla potenziale emergenza di una nuova pandemia, denominata “Malattia X“. Questo termine, non nuovo nel vocabolario sanitario internazionale, è stato recentemente rilanciato da Maria Van Kerkhove, Direttore di Epidemic & Pandemic Preparedness and Prevention dell’OMS. Attraverso un post, Van Kerkhove ha rinnovato l’allarme sulla possibile manifestazione futura di questa patologia ignota, sottolineando come la preparazione a un simile evento debba essere continua e attenta: “non è questione di se, ma di quando”, ha affermato.

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Covid-19: Anteprima della “Malattia X”

La stessa Van Kerkhove ha evidenziato come il Covid-19 abbia rappresentato un esempio concreto di “Malattia X” (Disease X in inglese) una patologia imprevista ma con effetti pandemici globali. Questa considerazione rafforza l’importanza di una preparazione costante e di una risposta pronta da parte delle autorità sanitarie mondiali.

Focus su “Malattia X” al World Economic Forum di Davos

Il concetto di “Malattia X” ha guadagnato ulteriore attenzione durante il recente World Economic Forum di Davos. Già nel 2018, pre-Covid, l’OMS aveva teorizzato l’eventualità di una pandemia derivante da un agente patogeno ancora sconosciuto. L’obiettivo è quello di sviluppare strategie preventive flessibili e trasversali per contenere la diffusione di malattie future, compresa la potenziale “Malattia X”. Un incontro specifico è stato coordinato da Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’OMS, proprio per discutere le strategie di risposta a una futura pandemia.

Le Lezioni Apprese da Zika, Ebola e Covid-19

Citando esempi come Zika ed Ebola, Ghebreyesus sottolinea la necessità di un piano per anticipare e prepararsi a una futura e ignota “Malattia X”. L’esperienza del Covid-19 serve da promemoria dell’importanza di sistemi di allerta precoce, di espansione rapida dei servizi sanitari e di maggiori investimenti in cure primarie.

Prospettive Allarmanti degli Esperti

Oltre 300 scienziati, convocati dall’OMS già nel novembre 2022, hanno ipotizzato che una futura “Malattia X” potrebbe causare fino a 20 volte più decessi rispetto al Covid-19. Questa previsione pone l’accento sui nuovi sforzi necessari per rafforzare i sistemi sanitari in previsione di sfide future multiple e complesse.

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Reazioni sui Social Media e Chiarimenti

Il tema ha suscitato notevole attenzione sui social media, in particolare negli Stati Uniti, dove alcuni commentatori hanno espresso scetticismo sull’approccio adottato. Su piattaforme come quella di Elon Musk, un disclaimer specifica che la “Malattia X” non è una patologia attualmente esistente, ma rappresenta una minaccia potenziale di futura pandemia.

L’Importanza della Ricerca e Preparazione

Michael Ryan, Direttore Esecutivo del Programma per le Emergenze Sanitarie dell’OMS, sottolinea l’importanza di mantenere alta l’attenzione su virus e agenti patogeni per sviluppare contromisure efficaci. L’approccio verso la “Malattia X” serve a identificare aree di conoscenza carente e priorità di ricerca, includendo virus come il Covid-19, la febbre emorragica Crimea-Congo, il virus Ebola, la febbre di Lassa, la Sindrome respiratoria orientale (MERS) e il virus Zika.

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