Miastenia: cos’è, sintomi, cause, trattamento

La miastenia è una malattia rara che si manifesta con una forte debolezza muscolare. Vediamo, nelle prossime righe, qualche informazione di più sulla patologia in questione.

Cos’è e come si diagnostica

La miastenia è una patologia rara causata da una reazione eccessiva del sistema immunitario umano, che ‘attacca’ le sinapsi neuromuscolari. Queste ultime, grazie al contatto con le terminazioni nervose e all’aiuto dell’acetilcolina, hanno il compito di regolare i processi che sovrintendono alla contrazione dei muscoli.

Con le reazioni autoimmuni causate da questa malattia, si ha a che fare con una riduzione del numero dei recettori e, di conseguenza, di fibre muscolari che vengono attivate in sede di sforzo.

Questa patologia, che colpisce soprattutto le donne (in particolare quelle di età compresa tra i 30 e i 45 anni), può essere diagnosticata a partire dall’analisi dei sintomi clinici, facendo particolare attenzione alle condizioni del paziente dopo ripetuti sforzi fisici e osservando come vanno le cose nel corso della giornata.

Da non dimenticare è anche il ruolo del cosiddetto test al tensilon. In cosa consiste? Nell’iniezione di un farmaco in grado di inibire la degradazione dell’acetilcolina. Se, in casi del genere, i sintomi tendono a scemare, è molto probabile che il paziente sia affetto da miastenia.

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Trattamento

Come appena ricordato, il trattamento della miastenia può basarsi sulla somministrazione di farmaci, in primo luogo su quelli che permettono di fermare la degradazione dell’acetilcolina. In alcuni casi, si possono utilizzare anche i corticosteroidi, da somministrare con attenzione soprattutto in principio di terapia in quanto possono provocare un aggravamento della situazione.

Nei casi più gravi, si può ricorrere alla timectomia chirurgica. Il motivo di questo approccio è legato al fatto che questa ghiandola ricopre un ruolo chiave quando si parla della reazione autoimmune che causa la malattia.

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