Mettersi le dita nel naso può diffondere la polmonite

Mettere le dita nel naso potrebbe diffondere la polmonite.

Lo sostiene una ricerca.

I batteri che causano l’infezione mortale possono, infatti, essere diffusi da persone che si toccano o si strofinano il naso con le mani se sono contagiati.

Gli esperti sostengono che, se non fosse realistico fermare i bambini che si toccano il naso, ciò potrebbe aiutare a interrompere la trasmissione agli anziani che hanno maggiori probabilità di ammalarsi.

La malattia uccide milioni di persone in tutto il mondo ogni anno ed è pericolosa per i più giovani e meno giovani e per coloro che hanno un sistema immunitario indebolito.

I ricercatori guidati dalla Scuola di Medicina Tropicale di Liverpool hanno condotto lo studio per scoprire quanto i batteri della polmonite possono diffondersi sulla pelle.

I batteri, in effetti, si diffondono normale attraverso le goccioline nella tosse e negli starnuti.

Quattro gruppi di 10 adulti sono stati testati in diversi modi con batteri umidi o secchi e hanno dovuto toccarsi il naso con le mani.

Gli esperti hanno, quindi, scoperto che le persone hanno la stessa probabilità di diffondere i batteri tramite le mani, sia che siano bagnati o asciutti.

Gli scienziati sostengono che questi risultati potrebbero essere usati per consigliare ai genitori di pulire le mani e i giocattoli dei bambini quando incontrano persone più anziane o deboli, come i malati di cancro.

La ricercatrice principale, la dott.ssa Victoria Connor, ha dichiarato: “Potrebbe non essere realistico convincere i bambini a smettere di strofinarsi il naso. Inoltre, la presenza dei batteri può a volte aumentare il sistema immunitario dei bambini e può ridurre le loro possibilità di contagio più tardi nella vita. Quindi non è chiaro se la riduzione della diffusione di pneumococco nei bambini sia la cosa migliore. Per i genitori, però, dal momento che questa ricerca dimostra che le mani tendono a diffondere il pneumococco, questo studio può essere importante quando i bambini entrano in contatto con gli anziani o con chi ha un sistema immunitario ridotto“.

In queste situazioni – ha aggiunto la dottoressa – garantire una buona igiene delle mani e la pulizia dei giocattoli o delle superfici potrebbe ridurre la trasmissione e il rischio di sviluppare infezioni da pneumococco come la polmonite“.

Il nuovo studio, pubblicato su European Respiratory Journal, è il primo a dimostrare che i batteri polmonari possono diffondersi tra la mano e il naso.

Mentre il sistema immunitario della maggior parte delle persone distrugge i batteri con successo, alcune persone possono essere infettate.

Un’infezione da polmonite causa gonfiore nei polmoni e le minuscole sacche d’aria degli organi possono riempirsi di liquido, riducendo la quantità di ossigeno che il corpo e il cervello ricevono.

I ricercatori hanno scoperto che i batteri si possono diffondere alla stessa velocità, sia che siano secchi o bagnati e con le persone che si mettono le mani nel naso.

La dott.ssa Connor ha aggiunto: “L’infezione da pneumococco è una delle principali cause di morte in tutto il mondo e si stima che sia responsabile di 1,3 milioni di morti nei bambini sotto i cinque anni all’anno. Gli anziani e le persone con altre cause di immunità ridotta, come le malattie croniche, sono anche a maggior rischio di infezioni da pneumococco. La nostra attuale comprensione della trasmissione di pneumococco è scarsa, quindi abbiamo voluto vedere come potrebbe diffondersi nella comunità. Avere una comprensione più chiara di come i batteri si diffondono consentirà una migliore consulenza su come ridurre la trasmissione, in modo che ci sia una maggiore prevenzione delle infezioni da pneumococco“.

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