Lupus: cos’è, sintomi, diagnosi, trattamento

Quando si parla del lupus, si inquadra una delle malattie infiammatorie autoimmuni più conosciute. Scopriamo qualcosa su come si manifesta, sulle cause e sul trattamento.

Lupus: cos’è

Il lupus è una malattia che si contraddistingue per reazioni immunitarie anomale. Quando insorge, le difese immunitarie del nostro organismo si attivano in maniera incontrollata, provocando, di fatto, uno stato infiammatorio.

La prima cosa da dire dopo questa premessa riguarda il fatto che il lupus è una patologia che può coinvolgere qualsiasi organo e apparato. In virtù di questa peculiarità il quadro clinico può essere soggetto a forti variazioni da paziente a paziente.

Sintomi

Anche se, come sopra specificato, il lupus comporta un quadro differente a seconda delle condizioni del paziente, si può comunque parlare di sintomi che compaiono con particolare frequenza.

Come evidenziato dagli esperti della Fondazione Veronesi, nel periodo di esordio la malattia – che riguarda soprattutto pazienti di sesso femminile – può manifestarsi con l’insorgenza di una fastidiosa sensazione di stanchezza. Da non dimenticare è anche un poco piacevole malessere generale, per non parlare della febbre, del calo di peso e di quello dell’appetito.

Quando si parla di lupus e dei suoi sintomi, non bisogna assolutamente trascurare le manifestazioni cutanee. Entrando maggiormente nello specifico, ricordiamo che consistono soprattutto in eritemi – da qui il nome con cui è conosciuta la malattia, ossia lupus erimatoso sistemico – e che compaiono a livello del naso e delle guance, soprattutto nelle giornate di sole.

Il lupus, malattia non contagiosa che si contraddistingue anche per l’insorgenza di forti dolori articolari e di fotosensibilità, è nota per la produzione, da parte del nostro organismo, dei cosiddetti autoanticorpi, ossia anticorpi che attaccano i tessuti sani.

LEGGI ANCHE: Quello che devi sapere sul lupus, malattia autoimmune

Diagnosi e trattamento

Per diagnosticare il lupus si prende come punto di riferimento la presenza di 11 criteri definiti dall’American Rheumatism Association. Ecco quali sono:

  • Eritema a farfalla a livello di zigomi e naso
  • Eritema discoide
  • Fotosensibilità
  • Presenza di ulcere orali
  • Presenza di dolori artritici
  • Infiammazione della membrana che riveste il cuore e i polmoni
  • Presenza di problemi renali
  • Insorgenza frequente di mal di testa e difficoltà nel concentrarsi
  • Criticità a livello ematologico, come per esempio i livelli bassi di globuli bianchi
  • Presenza di autoanticorpi
  • Anomalie negli anticorpi antinucleo

Per quanto riguarda il trattamento, in caso di sintomi lievi si utilizzano farmaci antinfiammatori. Nei casi in cui i sintomi risultano più forti, si procede invece alla somministrazione di alte dosi di corticosteroidi. Per quel concerne i sintomi cutanei, si ricorre spesso all’idrossiclorochina e agli steroidi.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, cosa ha scoperto uno studio preliminare sull’idrossiclorochina

NO FIRMA

Articoli correlati