Le bevande energetiche possono nutrire il cancro?
Una nuova ricerca accende i riflettori sulla taurina: da semplice ingrediente di bevande energetiche a possibile alleato delle cellule leucemiche.
Lo sapevi che un amminoacido presente in molte bevande energetiche potrebbe contribuire alla crescita della leucemia? Sembra assurdo, eppure è proprio quello che ha scoperto un team di scienziati del Wilmot Cancer Institute dell’Università di Rochester.
Secondo lo studio pubblicato su Nature, la taurina – un amminoacido non essenziale prodotto naturalmente dal nostro corpo – è coinvolta in un meccanismo che favorisce lo sviluppo di tumori mieloidi, come leucemia mieloide acuta (LMA) e leucemia mieloide cronica (LMC).

La taurina: non solo un ingrediente delle bevande energetiche
La taurina si trova naturalmente nel cuore, nel cervello, nei muscoli e soprattutto nel midollo osseo, il “cuore pulsante” dove nascono le cellule del sangue. Viene anche introdotta con l’alimentazione, attraverso:
- Carne
- Pesce
- Uova
- Bevande energetiche
- Integratori proteici
Fino a oggi, la taurina è stata considerata benefica per la salute cardiovascolare e muscolare. Ma ora, nuove evidenze mettono in discussione la sua innocuità, almeno in certi contesti.
La scoperta: la taurina alimenta la leucemia
Gli scienziati americani hanno scoperto che le cellule leucemiche non sono in grado di produrre taurina da sole. Per sopravvivere, devono “rubarla” dall’ambiente che le circonda. Ecco come:
“Le cellule tumorali usano un trasportatore specifico, codificato dal gene SLC6A6, per assorbire taurina dal microambiente del midollo osseo”, spiega la professoressa Jeevisha Bajaj, genetista e membro del programma di ricerca sul microambiente tumorale del Wilmot Institute.
Questo processo stimola la glicolisi, ovvero la scomposizione del glucosio per produrre energia. Un metabolismo più attivo consente alle cellule tumorali di moltiplicarsi più velocemente, accelerando la progressione della leucemia.

Un nuovo bersaglio terapeutico?
La buona notizia è che i ricercatori sono riusciti a bloccare questo meccanismo nei modelli murini e nei campioni umani. Utilizzando tecniche genetiche, hanno inibito il trasportatore della taurina, impedendo alle cellule tumorali di nutrirsi.
Questo approccio ha avuto effetti sorprendenti:
- Arresto della crescita tumorale
- Diminuzione della glicolisi
- Morte delle cellule leucemiche
Un risultato che apre nuove prospettive terapeutiche per affrontare le forme più aggressive di leucemia mieloide.
Taurina e integratori: serve cautela?
Secondo Jane Liesveld, oncologa del Wilmot Institute:
“Il lavoro della dottoressa Bajaj dimostra che i livelli locali di taurina nel midollo osseo possono aumentare la crescita della leucemia, suggerendo cautela nell’uso di integratori di taurina ad alto dosaggio.”
Infatti, molti pazienti oncologici assumono taurina per ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia, ma questo studio solleva serie perplessità sulla sicurezza di questa pratica nei pazienti affetti da leucemia mieloide.
Dalla genetica al metabolismo: un cambio di paradigma
Fino a poco tempo fa, la ricerca sul cancro si concentrava quasi esclusivamente sulle mutazioni genetiche. Oggi, invece, cresce l’interesse per il metabolismo tumorale, come spiega la dottoressa Liesveld:
“Ora ci stiamo concentrando su come le cellule leucemiche dirottano diverse vie metaboliche per la propria sopravvivenza.”
Questa svolta apre una nuova era nella lotta ai tumori: colpire il metabolismo del cancro potrebbe diventare la chiave per trattamenti più mirati e meno tossici.
Il ruolo dell’ambiente: il midollo osseo come complice
Il team di Wilmot ha approfondito anche il ruolo del microambiente del midollo osseo, da sempre considerato solo un “contenitore” passivo. In realtà, alcune cellule normali del midollo producono taurina e involontariamente nutrono le cellule tumorali.
Questa interazione tra cellule sane e cellule malate rende ancora più complessa la battaglia contro la leucemia, ma anche più affascinante la sfida terapeutica.
Cosa dice lo studio pubblicato su Nature?
Nel loro articolo, gli scienziati scrivono:
“Dato che la taurina è un ingrediente comune nelle bevande energetiche e spesso viene fornita come integratore per attenuare gli effetti collaterali della chemioterapia, il nostro lavoro suggerisce che potrebbe essere interessante valutare attentamente i benefici dell’integrazione di taurina nei pazienti affetti da leucemia.”
Una dichiarazione netta, che invita a riconsiderare l’uso diffuso e poco controllato della taurina, soprattutto in contesti clinici.
Cosa possiamo imparare da questo studio?
In sintesi:
- La taurina, in certe condizioni, può favorire la crescita della leucemia mieloide.
- Le cellule tumorali non producono taurina, ma la assorbono dal midollo.
- Bloccare il trasporto di taurina potrebbe diventare una strategia terapeutica innovativa.
- Serve cautela nell’uso di integratori contenenti taurina in pazienti oncologici.

FAQ – Domande frequenti
La taurina è pericolosa per tutti?
No, lo studio si riferisce a pazienti affetti da leucemia mieloide. Non ci sono prove di effetti negativi nella popolazione sana.
Posso ancora bere bevande energetiche?
Con moderazione sì, ma è sempre bene limitare l’assunzione di sostanze stimolanti, soprattutto se si è in terapia oncologica.
Cosa succede se assumo taurina mentre ho un tumore?
Se hai una diagnosi di leucemia o sindrome mielodisplastica, parla con il tuo medico prima di assumere integratori.
Esistono farmaci che bloccano il trasportatore della taurina?
Non ancora, ma lo studio apre la strada a nuove ricerche farmaceutiche in questo ambito.
Ci sono alimenti da evitare?
Gli alimenti che contengono taurina in modo naturale, come carne o pesce, non rappresentano un pericolo, ma è importante seguire una dieta equilibrata.
Iscriviti gratis ai nostri canali per non perdere nessun nostro post!
Telegram: iscriviti qui
WhatsApp: iscriviti qui