La metà dei giovani italiani ha carenza di vitamina D

Più di un italiano su due con meno di 16 anni ha carenza di vitamina D.

I più esposti ai rischi per la salute derivati da questa insufficienza sono gli adolescenti. Sotto accusa è soprattutto la scarsa esposizione al sole, da cui dipende oltre il 90% dell’assorbimento della vitamina.

Ciò è emerso dal XIII Congresso nazionale scientifico della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), in corso a Paestum (Salerno).

Secondo i medici, lo stile di vita troppo ‘indoor’, che inizia solitamente in questo periodo dell’anno, influenza in modo significativo lo stato vitaminico.

Il 36% dei teenager passa almeno due ore al giorno a giocare a videogames o al PC e il 48% invece guarda troppa televisione.

Per il presidente nazionale Fimp, Paolo Biasci, “assumere una dose adeguata di vitamina D è fondamentale per lo sviluppo corretto della massa ossea e di quella muscolare“.

Ma come avere la giusta quantità di vitamina D?

Il fabbisogno giornaliero – ha aggiuno – viene assicurato da una corretta e adeguata esposizione solare. Consigliamo vivamente a tutti i giovani di passare parte del loro tempo libero all’aperto, magari praticando un po’ di sport o attività fisica“.

La dieta gioca un ruolo trascurabile nella carenza di vitamina D – ha aggiunto il dott. Mattia Doria, Segretario alle Attività Scientifiche della FIMP -. Il latte e più in generale gli alimenti, anche se fortificati con vitamine, non rappresentano una modalità ottimale per la prevenzione dell’ipovitaminosi nel bambino e nell’adolescente. Può essere quindi necessario ricorre a integratori alimentari che possono svolgere un ruolo particolarmente utile in età pediatrica. Sono prodotti assolutamente sicuri ed efficaci che devono però essere assunti solo su indicazione e consiglio del pediatra di famiglia anche in termini di posologia corretta“.

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