Cosa succede al tuo sistema immunitario se bevi un succo d’arancia al giorno

Una nuova ricerca brasiliana accende il dibattito sugli effetti del succo d’arancia sul sistema immunitario

Bere due bicchieri di succo d’arancia al giorno potrebbe non solo apportare vitamina C, ma modificare l’attività genetica delle nostre cellule immunitarie.

A suggerirlo è uno studio recente condotto nel 2025 da un team dell’Università di San Paolo, in Brasile, che ha suscitato molto interesse anche sui social media, dove migliaia di utenti ne stanno condividendo i risultati.

Secondo i ricercatori, bere circa 500 ml di succo d’arancia puro al giorno per due mesi ha modificato l’attività di migliaia di geni coinvolti in infiammazione, regolazione della pressione sanguigna e metabolismo di zuccheri e grassi. Tutti elementi fondamentali per la salute cardiovascolare e metabolica.

Ma come sempre, quando si parla di studi sull’alimentazione e la genetica, occorre interpretare i risultati con cautela. Vediamo perché.

Succo d’arancia e attività genetica: cosa ha scoperto lo studio

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Molecular Nutrition & Food Research e ha coinvolto 20 adulti in buona salute. I partecipanti hanno consumato 500 ml di succo d’arancia 100% naturale ogni giorno per 60 giorni consecutivi.

I ricercatori hanno osservato modifiche significative nell’espressione genica delle cellule immunitarie. In particolare, si è ridotta l’attività di alcuni geni legati a processi infiammatori, come:

  • IL6 (Interleuchina 6)
  • IL1B (Interleuchina 1 beta)
  • NLRP3, coinvolto nella risposta infiammatoria sistemica

Inoltre, è diminuita l’attività di SGK1, un gene chiave nella regolazione del sodio nei reni, con effetti potenzialmente utili per la pressione arteriosa.

Questi cambiamenti genetici, secondo gli autori, potrebbero contribuire a ridurre l’infiammazione sistemica, migliorare la funzione dei vasi sanguigni e favorire una risposta metabolica più equilibrata.

Non solo vitamina C: il ruolo dei flavonoidi

Una parte di questi effetti positivi non è attribuibile solo alla vitamina C, ma soprattutto a composti bioattivi contenuti naturalmente nelle arance, come i flavonoidi.

Uno in particolare, l’esperidina, è noto per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Queste sostanze aiutano a contrastare lo stress ossidativo e i processi infiammatori cronici, noti fattori di rischio per malattie cardiovascolari e metaboliche.

Uno studio promettente, ma con dei limiti importanti

Nonostante l’entusiasmo iniziale, è importante sottolineare i limiti metodologici dello studio:

  • Solo 20 partecipanti: un numero molto ridotto, che non permette di trarre conclusioni definitive.
  • Nessun gruppo di controllo: non è stato usato un placebo, quindi è difficile dire con certezza se gli effetti osservati siano dovuti al succo d’arancia o ad altri fattori.

Inoltre, precedenti studi ben controllati, condotti con succo d’arancia o esperidina pura, non avevano riscontrato cambiamenti significativi in funzioni immunitarie specifiche come:

  • secrezione di citochine
  • attività delle cellule natural killer
  • produzione di radicali liberi

La revisione del 2021: effetti limitati sull’immunità

Un’analisi sistematica pubblicata nel 2021, che ha esaminato decine di studi sul succo d’arancia, ha concluso che esistono effetti positivi su marcatori infiammatori e stress ossidativo, ma che le prove di un effettivo “potenziamento del sistema immunitario” restano deboli o non convincenti.

Secondo quella revisione, gli effetti benefici possono variare molto da persona a persona, e dipendono da fattori come:

  • peso corporeo
  • stato metabolico
  • dieta complessiva

Ad esempio, le modifiche genetiche osservate nello studio brasiliano erano più marcate nei partecipanti magri rispetto a quelli in sovrappeso.

Succo d’arancia: fa bene, ma occhio agli zuccheri

Anche se è naturale, il succo d’arancia contiene zuccheri semplici in quantità non trascurabili: circa 20-25 grammi per 250 ml. In chi ha problemi metabolici (come diabete o prediabete), un consumo eccessivo può risultare controproducente.

Bere più succo non significa automaticamente migliorare la salute. Gli esperti raccomandano di non superare un bicchiere al giorno, integrandolo sempre in un’alimentazione equilibrata.

Lo sapevi che…?

Secondo l’EFSA, un adulto sano dovrebbe assumere al massimo 50 grammi di zuccheri semplici al giorno. Due bicchieri di succo d’arancia (500 ml) possono rappresentare la metà o più di questa soglia.

FAQ – Domande frequenti

Bere succo d’arancia ogni giorno fa bene?
In quantità moderate può essere utile, ma non è un “super alimento”. Gli effetti variano da persona a persona.

Qual è la dose consigliata?
Generalmente un bicchiere al giorno (250 ml) è considerato sicuro e benefico per adulti in salute.

Il succo d’arancia potenzia davvero il sistema immunitario?
Non ci sono prove conclusive. Può ridurre alcuni marcatori infiammatori, ma non sostituisce uno stile di vita sano.

Qual è la differenza tra succo fresco e industriale?
Il succo fresco mantiene più nutrienti e flavonoidi attivi. Quello industriale può contenere meno polifenoli e più zuccheri.

Posso berlo se ho il diabete?
Solo sotto controllo medico. In questi casi è preferibile mangiare l’arancia intera, ricca di fibre.

Consiglio utile

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Approfondimenti

Chi deve limitare il consumo di arance?

Sebbene le arance siano ricche di vitamina C e benefici, alcune persone dovrebbero limitarne il consumo o evitarlo. Chi soffre di reflusso gastroesofageo o gastrite può vedere i sintomi aggravarsi a causa dell’alta acidità degli agrumi. Inoltre, in caso di specifiche allergie agli agrumi, il consumo è ovviamente controindicato. Le persone che assumono certi farmaci (come alcuni beta-bloccanti, anche se l’interazione è più nota per il pompelmo) dovrebbero consultare il medico per possibili interferenze. Infine, l’eccesso può causare disturbi intestinali in soggetti sensibili a causa dell’elevato contenuto di fibre.

Cosa contiene un arancio soltanto?

Un arancio medio di 150-200 grammi è un concentrato di nutrienti essenziali, con circa 47 kcal, 86% di acqua per idratare e 2,4 g di fibre che favoriscono la sazietà e la digestione. Fornisce 50-70 mg di vitamina C, coprendo il 70-90% del fabbisogno giornaliero, oltre a vitamine B1, B3, B6 e B9 per il metabolismo e il sistema immunitario. Ricco di potassio (181 mg), flavonoidi antiossidanti e carotenoidi, combatte lo stress ossidativo e supporta la salute cardiovascolare, rendendolo un alleato naturale contro radicali liberi.

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