Influenza stagionale 2022: sintomi, come si trasmette, incubazione

L’influenza stagionale è arrivata in Italia. Come evidenziato dai dati ISS, la prima esplosione può essere collocata tra il 24 e il 30 ottobre scorsi. Vediamo, nelle prossime righe, tutto quello che bisogna sapere sui sintomi, sulla trasmissione e sull’incubazione.

Sintomi e incubazione

Quando si parla dei sintomi dell’influenza, si inquadrano innanzitutto i sintomi respiratori. Questi ultimi possono durare dai 3 ai 4 giorni. Nei casi peggiori, arrivano a 1/2 settimane. Cosa dire, invece, sull’incubazione? Che si contraddistingue per una durata compresa tra 1 e 2 giorni.

Tornando un attimo alla sintomatologia, rammentiamo che, oltre alle manifestazioni respiratorie, è possibile includere anche la febbre. Quest’ultima può essere associata all’insorgenza di brividi, dolori a livello muscolare e osseo, mal di testa. Da non dimenticare è altresì il senso di malessere generale, quadro all’insegna del mal di gola, dell’astenia e della tosse con catarro. In alcuni casi, il quadro del mal di gola si distingue anche per la presenza, tra i sintomi, della congiuntivite.

Febbre durante l’influenza: ecco cosa sapere

Quando si parla di influenza stagionale, è doverosa un’attenzione in più al tema febbre. Cosa si può dire in merito? Che di solito si manifesta in modo brusco, arrivando anche a 38°C. Nei pazienti di età infantile, è possibile il raggiungimento di temperature di 40°C.

Soprattutto nei bambini, l’influenza di stagione è accompagnata da sintomi gastrointestinali, in primis nausea e vomito.

Modalità di trasmissione

L’influenza stagionale 2022 si trasmette, esattamente come accade con tutti gli altri ceppi influenzali, attraverso le vie aeree. Si prende a causa della diffusione delle goccioline di saliva prodotte starnutendo e tossendo (sì, il droplet che abbiamo imparato a conoscere a causa del Covid).

Come sottolineano sempre gli esperti ISS, se l’ambiente in cui ci si trova è particolarmente affollato e chiuso, l’influenza si può trasmettere anche parlando.

Proseguendo con l’elenco delle modalità di trasmissione dell’influenza, ricordiamo che, nell’elenco, è possibile includere anche il contatto diretto con i soggetti infetti o con gli oggetti da loro utilizzati. Alla luce di ciò, è fondamentale, se si convive con una persona affetta da influenza, farle usare biancheria da bagno personale, non utilizzata da altri membri della famiglia.

Queste accortezze andrebbero osservate anche dopo diversi giorni dall’insorgenza dei sintomi. Ricordiamo infatti che, quando si parla di influenza stagionale, la contagiosità si mantiene fino a 5/10 giorni dopo l’insorgenza della sintomatologia.

Ecco il motivo per cui capita spesso di prendere l’influenza anche da persone apparentemente sane. A tal proposito, è doveroso rammentare che, nei soggetti più deboli dal punto di vista immunitario, la contagiosità può durare anche per più tempo dopo la comparsa dei primi sintomi.

Chi è più a rischio

L’influenza, nella maggior parte delle situazioni, non comporta complicazioni. Esistono però alcune categorie di pazienti per i quali possono esserci dei problemi riguardanti la gravità dei sintomi. Nell’elenco spiccano le donne in gravidanza, i bambini piccoli, gli anziani e i pazienti cronici.

Anche l’obesità e il diabete sono fattori di rischio per quanto riguarda l’insorgenza di complicanze a seguito del contagio da influenza. Dovrebbero fare attenzione anche i pazienti che soffrono di obesità.

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