Impetigine nei bambini: cos’è, come riconoscerla e curarla

C’è umidità, la temperatura ambientale è alta, il tuo bambino si gratta. Oppure la temperatura è fredda, è inverno e improvvisamente naso e dita presentano delle bolle (o vesciche), contengono del liquido e attorno sono rosse. Forse ciò di cui soffre il tuo piccolo è l’impetigine.

Può essere riconosciuta con uno sguardo attento e la conoscenza dei sintomi trattati in questa breve guida.

Impetigine, le bolle sierose nei bambini

Parlare d’impetigine vuol dire immaginare la presenza di vescicole a contenuto sieroso che si rompono con facilità eliminando un liquido di colore giallognolo.

Un’infezione batterica benigna della pelle che si manifesta soprattutto in estate (non risparmiando l’inverno) nei bambini al di sotto dei 10 anni.

Quali zone del corpo sono ‘colpite’?

Viso, mani collo e le estremità ovvero tutte le zone esposte.

Si possono distinguere due tipi d’impetigine: una con caratteristiche bollose e una con caratteristica crostosa.

Sintomi, cause e durata

Il prurito è uno dei sintomi lamentati ma raramente la condizione può evolvere in febbre o malessere generale.

Ciò che predispone a questa infezione è con molta probabilità la presenza di umidità, alterazione della flora cutanea, immunocompromissione (o qualsiasi stato fisiologico alterato), infiammazione o lesioni.

I nemici numero uno che s’infiltrano provocando l’infezione sono: lo Strafilococco Aureo o gli Streptococchi.

La durata dell’impetigine in media è di 4-8 giorni per assistere dopo alla caduta della crosta che cederà il posto ad una chiazza rossa: scomparirà con il tempo senza lasciare tracce ne cicatrici.

L’impetigine è contagiosa?

Sì, lo è. Si può trasmettere da una persona ad un’altra anche tramite l’utilizzo della stessa biancheria o degli asciugamani.

Oppure si può essere soggetti a auto-inoculazione.

Fare attenzione alle norme igieniche e di contenimento dell’infezione e agire immediatamente per evitare un’ulteriore contaminazione della pelle e complicanze come lo shock tossico (in casi gravi e rari).

Come bisogna agire? Diagnosi e trattamento

La diagnosi può essere posta solamente da un medico esperto che sottoporrà il bambino all’esame colturale per evidenziare ed essere certi dell’agente scatenante l’infezione.

La terapia è costituita essenzialmente da disinfettante e antibiotico locale (come il Fucidin crema) da applicare più volte al giorno (max 10 giorni) sulla zona interessata.

Negli ultimi anni è stata varata una nuova opzione antibiotica topica, l’ozenoxacina; un antibiotico battericida di nuova generazione che ha dimostrato elevata rapidità di azione.

Attenersi sempre alle indicazioni mediche.

In assenza di una cura, l’impetigine può durare settimane o mesi manifestando ulteriori sintomi come la febbre e risentimento linfatico regionale.

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