Il virologo Palù: “In Italia non si può parlare di seconda ondata”

Giorgio Palù, docente di virologia all’Università di Padova, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, commentando i dati di questi ultimi giorni, ha affermato: «Per ora gli aumenti restano contenuti. Non si può parlare di seconda ondata».

«Non mi pare che ci siano novità – ha aggiunto il virologo –  ci sono queste oscillazioni giornaliere che dipendono dal numero di test effettuati: ovviamente più tamponi si fanno e più si trovano positivi. La caratteristica principale è che siamo in grado di trovare gli asintomatici, che sono la stragrande maggioranza».

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L’esperto ha proseguito: «Ricordiamo anche che ‘positivo’ non vuol dire ‘malato’ e non è neanche detto che sia per forza contagioso. Dipende dalla carica virale: sappiamo che ci vogliono intorno a un milione di particelle virali infettanti per contagiare un individuo, quando il contatto sia stato ravvicinato e prolungato».

Quindi, «la situazione in Italia è la stessa: un aumento contenuto. Dobbiamo bloccare sul nascere e impedire la crescita esponenziale. Nel nostro Paese per ora i nuovi contagi giornalieri sono numeri molto bassi relativamente all’esordio della pandemia e non si puo’ parlare di secondo ondata». «La seconda ondata si ha quando si azzerano i casi e questo c’è stato solo in Cina», ha concluso.

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