I capperi possono fare bene al cuore e al cervello, lo dice uno studio

Utilizzati per decorare i piatti, i capperi possono essere utili anche per la salute: contengono, infatti, un composto, la quercetina, che agisce sulle proteine ​​chiamate KCNQ.

Proteine ​​che formano i canali di potassio, che regolano l’ingresso e l’uscita degli ioni di potassio nelle cellule. In questo modo, i canali KCNQ contribuiscono alla frequenza cardiaca, alla contrazione muscolare, al funzionamento del pancreas, della tiroide e del tratto gastrointestinale. Tante cose che la quercetina dei capperi può regolare direttamente, secondo uno studio pubblicato su Communications Biology.

La disfunzione del canale KCNQ è associata a diverse malattie, tra cui diabete, aritmia ed epilessia. Questo studio rileva anche come funziona la quercetina. Sembra cambiare il modo in cui questi canali rilevano l’attività elettrica nella cellula.

Con queste informazioni «è possibile continuare gli studi futuri in chimica medicinale per creare e ottimizzare piccole molecole legate alla quercetina», ha affermato entusiasta Geoffrey Abbott, co-autore della ricerca. L’obiettivo è utilizzare la quercetina nei trattamenti terapeutici. Soprattutto contro l’epilessia e l’aritmia.

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