Helen aveva un dolore alla schiena. Era un glioblastoma: non ce l’ha fatta

Una nonna è morta di glioblastoma dopo che il suo mal di schiena era stato scambiato per un nervo schiacciato. La sua storia commuove.

Una nonna è morta dopo che i suoi sintomi sono stati inizialmente sottovalutati come un semplice “nervo schiacciato”

Helen Arthur, 57 anni, cominciò a sentirsi male durante il Venerdì Santo del 2019. Avvertiva un dolore costante alla schiena e disturbi visivi, ma il suo medico curante attribuì tutto a un banale problema neurologico. Nessuno avrebbe immaginato che si trattasse, in realtà, dell’inizio di una delle forme più aggressive di tumore al cervello: il glioblastoma.

Un dolore alla schiena che nascondeva ben altro

Quante volte ci capita di sottovalutare un dolore alla schiena? Successe anche a Helen, residente a Merthyr Tydfil, nel Galles, che iniziò ad accusare fastidi persistenti, accompagnati da problemi alla vista. Il medico di base ipotizzò un nervo schiacciato, rassicurandola. Ma le sue condizioni peggioravano giorno dopo giorno.

Quando comparvero anche forti mal di testa, Helen si sottopose a una visita oculistica. Fu l’ottico, insospettito da alcuni segni, a suggerire un immediato ricovero. Un’intuizione preziosa: una TAC rivelò una massa cerebrale. La diagnosi fu devastante.

Glioblastoma: un tumore cerebrale aggressivo e incurabile

L’esame al cervello confermò la presenza di un glioblastoma, una neoplasia cerebrale tra le più aggressive e con poche speranze di sopravvivenza. «I medici ci dissero che la maggior parte delle persone vive solo due o tre anni», ha raccontato il marito Brent. «Rimasi senza parole. Non riuscivo a parlare».

Helen, madre di due figli e nonna affettuosa, cominciò subito il suo percorso di cura. Dopo un intervento chirurgico, affrontò sei mesi di chemioterapia e radioterapia. Sembrava che il tumore fosse sotto controllo. I controlli trimestrali, infatti, non rilevavano recidive, e Helen cercava di vivere una vita il più normale possibile, circondata dalla sua famiglia.

glioblastoma

Un ritorno inaspettato e devastante

Purtroppo, alla fine del 2021, uno di quei controlli mostrò il ritorno della malattia. Helen si sottopose a un nuovo ciclo di terapie, ma ad aprile 2022 una risonanza magnetica evidenziò la presenza di tumori multipli non operabili. Pochi giorni dopo, giunse un’altra scoperta: il suo tumore presentava una mutazione genetica rarissima, una su tre milioni, che forse avrebbe potuto rispondere a una terapia mirata. Ma era troppo tardi: le sue condizioni erano ormai compromesse.

Il dolore della famiglia: “Non ha potuto fare la nonna come sognava”

Helen è morta a maggio 2022, tre anni dopo la diagnosi. Lascia il marito Brent, i figli Emily e Benjamin, e quattro nipoti: Penny (6 anni), Nora (4), Isaac (3) e la piccola Rhoda, di appena un anno.

«Helen viveva per la sua famiglia», ha detto Brent. «Non vedeva l’ora di ridurre l’orario di lavoro per potersi dedicare ai nipoti. Era felice all’idea di essere una nonna giovane e attiva. Ma questa malattia crudele le ha rubato tutto questo».

Nuove speranze: l’immunoterapia per il glioblastoma

Nel 2025, il Servizio Sanitario Nazionale del Regno Unito (NHS) ha avviato un nuovo trial di immunoterapia per trattare il glioblastoma, dopo che un paziente ha mostrato risultati sorprendenti, con la malattia apparentemente scomparsa. L’obiettivo è testare terapie mirate che sfruttino il sistema immunitario per combattere il tumore.

Il glioblastoma è la forma più comune di tumore cerebrale negli adulti, ma anche la più aggressiva: il 70% dei pazienti non supera i 12-18 mesi dalla diagnosi. La comunità scientifica lavora senza sosta per sviluppare trattamenti più efficaci.

Sintomi da non sottovalutare

In presenza di sintomi come:

  • Dolore persistente alla schiena o alla testa
  • Disturbi visivi
  • Confusione mentale
  • Perdita di equilibrio o difficoltà nel parlare
  • Cambiamenti nella personalità

Si ricords che è importante insistere per esami approfonditi. Una diagnosi precoce può fare la differenza, soprattutto nei tumori cerebrali.

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FAQ – Le domande più frequenti

Cos’è il glioblastoma?
È un tumore cerebrale maligno che cresce rapidamente e si diffonde nel cervello. È molto difficile da trattare.

Quali sono i primi segnali?
Mal di testa persistente, nausea, confusione, difficoltà visive, crisi epilettiche o debolezza in parti del corpo.

Quanto si vive con un glioblastoma?
In media 12-18 mesi, ma dipende da vari fattori come età, condizioni generali e tipo di mutazione genetica del tumore.

Ci sono nuove cure?
Oggi sono in fase di sperimentazione terapie immunologiche e farmaci mirati. La ricerca è in continuo sviluppo.

Serve la risonanza magnetica?
Sì. È l’esame più efficace per rilevare tumori cerebrali, in combinazione con TAC e biopsia.

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