“Guarire dal Covid-19 non garantisce l’immunità”

Guarire da Covid-19 non garantisce gli anticorpi o l’immunità da una nuova reinfezione. A indicarlo è uno studio pubblicato da ricercatori dell’università americana Northwestern pubblicato su Scientific Reports che mostra anche che a due mesi dalla seconda dose dei vaccini a mRna la risposta anticorpale si riduce del 20% negli adulti che avevano avuto l’infezione.

La stessa ricerca analizza come i vaccini disponibili resistono alle varianti. Testando campioni di sangue, più volte a distanza di varie settimane, su un gruppo di 27 volontari lo studio ha osservato l’esposizione a SARS-CoV-2 non garantisce un livello elevato di anticorpi, né garantisce una robusta risposta anticorpale con una prima dose di vaccino.

«Molte persone, e molti medici, presumono che qualsiasi precedente esposizione a SARS-CoV-2 conferisca l’immunità alla reinfezione – ha detto Thomas McDade, uno degli autori dello studio – e sulla base di questa logica, alcune persone con una precedente esposizione non pensano di aver bisogno di vaccinarsi. Oppure, se vengono vaccinati, pensano di aver bisogno solo della prima dose dei vaccini Pfizer/Moderna a due dosi».

Ma i dati contraddicono l’ipotesi secondo la quale contrarre la malattia renda immune alla reinfezione e confermano l’importanza di completare il ciclo di due dosi per tutti, anche per chi ha già contratto il virus.

«Il nostro studio mostra che la precedente esposizione a SARS-CoV-2 non garantisce un alto livello di anticorpi, né garantisce una robusta risposta anticorpale alla prima dose di vaccino. Per le persone che hanno avuto infezioni lievi o asintomatiche, la loro risposta anticorpale alla vaccinazione è essenzialmente la stessa delle persone che non sono state precedentemente esposte».

Dal lavoro si sottolinea inoltre che i vaccini a mRna garantiscano una buona protezione anche per le varianti «ma non come la versione originale del virus per cui erano stati progettati», ha concluso McDade.

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