Giornata Europea della Depressione: ne soffrono 3 milione di italiani

Oggi, domenica 20 ottobre, è la Giornata Europea sulla Depressione 2019, un male sempre più diffuso ma spesso troppo sottovalutato.

La depressione è causa di disabilità e morte, dopo le malattie cardivascolari. Tre milioni sono gli italiani che ne soffrono, più della metà sono donne.

Nel mondo circa 800mila persone muoiono ogni anno per suicidio che è ritenuto la seconda principale causa di morte tra i 15 e i 29 anni secondo il report del World Mental Health Day 2019 dell’OMS.

La dottoressa Alessandra Lancellotti, psicoterapeuta e autrice del libro Cambiamente di Itaca, ha denunciato l’allarme di 40 milioni di depressi solo in Europa oggi e il male oscuro che porterebbe a tumori, fra le altre patologie.

Alessandra Lancellotti ha evidenziato lo slegamento dell’uomo moderno da Dio, dall’Entità superiore, un essere umano separatosi dalla sua natura stessa.

Una società liquida quella attuale, dove non ci sono riferimenti valoriali definiti ma una melassa di falsi idoli e un terreno fertile per il male oscuro e la malattia insita dell’uomo con la distanza dalla sua Origine.

Dopo Nietsche Dio è morto e così con l’Illuminismo, la nostalgia di Dio fa ammalare“. Ma la mente viceversa può essere anche uno strumento di successo vitale nella vita e nel business come testimonia la stessa Lancellotti.

Esiste una mente ‘sentimentale’ circolare e ormonale che regola il destino delle persone. Dal primo congresso mondiale di Leukemia del 1988 dove ho portato, unica psicologa in Italia, un lavoro: I rapporti tra umore e tumore mi sono addestrata a formare le menti in modo positivo e dinamico perché solo in questo nuovo modo di valorizzare i talenti, le persone si fa prevenzione di malattie drammatiche e le si prepara a un mondo così cambiato. La crisi è svolta e decisione di cambiamento, per questo ho aperto strade e strategie nelle persone e nelle imprese“, ha aggiunto.

Abbiamo 40 milioni di depressi in Europa e solo pochi cercano aiuto – ha concluso -. Sono stata io la prima a denunciare nel 1988 il legame tra umore e tumore. C’è una maggiore possibilità di morire di cancro se si è depressi, come anche evidenzia lo studio di Batty del University College London sul The BMJ medical journal“.

Fonte: LaPresse.

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