Reflusso gastrico, l’allerta su un medicinale comune: ecco cosa sapere

È tra i farmaci più prescritti contro acidità e gastrite, ma non sempre è adatto a tutti. L’avviso degli esperti.

È uno dei medicinali più usati per combattere acidità di stomaco, bruciore, reflusso gastroesofageo e ulcere gastriche. Ma chi assume lansoprazolo deve prestare attenzione: come ricordano le autorità sanitarie, il farmaco può interagire con altri medicinali e provocare effetti indesiderati se non assunto correttamente.

pillole
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Il lansoprazolo appartiene alla categoria degli inibitori di pompa protonica (IPP) e agisce riducendo la quantità di acido prodotta dallo stomaco. È impiegato nel trattamento di disturbi gastrici comuni, come indigestione e reflusso, e in alcune patologie più gravi, tra cui la malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), le ulcere e la sindrome di Zollinger-Ellison, una condizione rara caratterizzata da eccessiva produzione di acido gastrico.

Uno dei farmaci più prescritti, ma con alcune precauzioni

Secondo il British Journal of Clinical Pharmacology, il lansoprazolo è tra i medicinali più prescritti nel Regno Unito. Tuttavia, come ogni terapia farmacologica, non è privo di rischi.

Gli esperti spiegano che alcuni medicinali possono interferire con l’efficacia del lansoprazolo o aumentare il rischio di effetti collaterali.

“Alcuni medicinali e il lansoprazolo possono influenzarsi a vicenda e aumentare la probabilità di effetti indesiderati o ridurre l’efficacia di uno dei due farmaci”, si legge sul sito del Servizio Sanitario.

Per questo motivo, è fondamentale informare sempre il medico su eventuali altri farmaci in uso prima di iniziare la terapia con lansoprazolo.

Farmaci che possono interagire con il lansoprazolo

Chi deve iniziare il trattamento dovrebbe comunicare al proprio medico se assume uno o più di questi farmaci:

  • Digossina (per disturbi cardiaci)
  • Antimicotici come itraconazolo, ketoconazolo o posaconazolo
  • Metotrexato (per artrite reumatoide e psoriasi)
  • Farmaci per l’HIV
  • Fenitoina (per l’epilessia)
  • Rifampicina (antibiotico)
  • Clopidogrel o warfarin (anticoagulanti)
  • Fluvoxamina (antidepressivo)

Questa lista non è completa. Il consiglio è di leggere attentamente il foglietto illustrativo e discutere ogni dubbio con il medico o il farmacista di fiducia.

Effetti collaterali più comuni

Alcuni effetti indesiderati del lansoprazolo possono interessare più di una persona su cento.
Se persistono o diventano fastidiosi, è bene parlarne con il medico.

Tra i più comuni:

  • Mal di testa
  • Nausea o vomito
  • Diarrea o stitichezza
  • Dolori addominali
  • Meteorismo (aria nello stomaco o nell’intestino)
  • Eruzioni cutanee pruriginose
  • Sensazione di stanchezza o capogiro
  • Bocca o gola secca

Questi sintomi, nella maggior parte dei casi, sono lievi e temporanei, ma se si prolungano nel tempo è opportuno riconsultare lo specialista.

Quando contattare subito un medico

Ci sono situazioni in cui è necessario intervenire immediatamente.
Chiamare un medico o recarsi al pronto soccorso se compaiono:

  • Dolori articolari associati a eruzioni cutanee in aree esposte al sole (braccia, guance, naso): possono essere segni di una rara reazione chiamata lupus eritematoso cutaneo subacuto.
  • Dolore addominale crescente, possibile sintomo di infiammazione del fegato o del pancreas.
  • Diarrea grave o persistente, che può indicare un’infiammazione intestinale.

Attenzione ai rimedi naturali e agli integratori

Le autorità sanitarie consigliano di non assumere il lansoprazolo insieme all’iperico (erba di San Giovanni), un integratore naturale molto diffuso, perché può ridurne l’efficacia.

“L’erba di San Giovanni può impedire al lansoprazolo di funzionare correttamente”, si legge nell’avviso.

Inoltre, non ci sono abbastanza studi per garantire che altri rimedi naturali o integratori siano sicuri in combinazione con questo farmaco.

“Le medicine e gli integratori naturali non vengono testati nello stesso modo dei farmaci prescritti — spiega l’avviso — e non è sempre noto come interagiscano con altri medicinali.”

Per sicurezza, è sempre consigliato informare il medico o il farmacista se si assumono erbe, vitamine o integratori alimentari insieme al lansoprazolo.

Chi non dovrebbe assumere lansoprazolo

La maggior parte degli adulti e dei bambini può assumere il farmaco in sicurezza, ma non tutti i pazienti sono idonei.

Il lansoprazolo non è adatto a chi:

  • Ha avuto in passato reazioni allergiche al principio attivo o a farmaci simili.
  • Soffre di problemi epatici.
  • È in gravidanza, allatta o sta cercando di concepire.
  • Deve sottoporsi a una gastroscopia o endoscopia a breve.

In questi casi, il medico valuterà alternative o aggiustamenti di dose.

Un farmaco utile, ma da assumere con consapevolezza

Il lansoprazolo rimane uno dei trattamenti più efficaci contro l’eccesso di acidità e i disturbi da reflusso, ma come per ogni terapia è importante non abusarne e rispettare le indicazioni mediche.

Non va mai assunto senza controllo, né interrotto bruscamente: sospendere improvvisamente il trattamento può far ricomparire i sintomi con maggiore intensità.

FAQ

A cosa serve il lansoprazolo?
Serve a ridurre la produzione di acido gastrico e a trattare disturbi come reflusso, gastrite e ulcere.

Posso prenderlo con altri farmaci?
Solo sotto controllo medico. Alcuni medicinali (come digossina o anticoagulanti) possono interagire.

Quali sono gli effetti collaterali più comuni?
Mal di testa, nausea, diarrea, costipazione o stanchezza.

Posso prenderlo se sono incinta?
È necessario consultare il medico: in alcuni casi non è raccomandato.

Posso associarlo a rimedi naturali?
Meglio di no, soprattutto con l’erba di San Giovanni. Potrebbe ridurne l’efficacia.

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