Fegato grasso: quali sono i sintomi? e come si diagnostica?

La steatosi epatica non alcolica (NASH) è una malattia del fegato che colpisce soprattutto le persone obese e diabetiche.

Si tratta dell’accumulo di grasso all’interno delle cellule che normalmente contengono poco o nessun grasso.

Il fegato, che contiene pochissimi grassi quando è sano, può essere la sede di questa concentrazione. Si parla allora di steatosi epatica, steatosi del fegato o, nel linguaggio comune, “fegato grasso“. Quindi, un fegato che contiene troppi grassi (trigliceridi) è un fegato steatotico.

Quando l’accumulo di grasso nel fegato si verifica senza un elevato consumo di alcol, si parla di steatosi epatica non alcolica o steatosi epatica non alcolica (NASH).

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I sintomi

La steatosi epatica non alcolica è solitamente asintomatica. A volte la persona può avvertire vaghi sintomi di affaticamento, disagio o fastidio addominale.

Questo è il motivo per cui questa malattia è comune in chi soffre di:

  • diabete di tipo 2;
  • obesità, soprattutto nei casi di obesità patologica e obesità addominale;
  • sindrome metabolica;
  • apnea notturna;
  • aumento cronico degli enzimi epatici, osservato durante un esame del sangue con dosaggio di aspartato aminotransferasi (AST) e alanina aminotransferasi (ALT);
  • iperferritinemia, scoperta durante un esame del sangue.

La diagnosi

Per stabilire la diagnosi di steatosi epatica non alcolica o di steatoepatite non alcolica, il medico curante:

  • dovrebbe essere consapevole del consumo di alcol del paziente e dell’assunzione di farmaci che favoriscono la steatosi epatica;
  • calcola il suo indice di massa corporea;
  • cerca i sintomi della pressione alta (HTA);
  • generalmente prescrive ulteriori esami.

La diagnosi di steatosi epatica non alcolica o di steatoepatite non alcolica può essere fatta solo se il consumo di alcol è molto basso, ovvero:

  • meno di 20 g/giorno nelle donne;
  • meno di 30 g/giorno negli uomini.

Questa informazione è fondamentale perché, ad oggi, non esiste un test diagnostico per distinguere con certezza l’epatopatia alcolica da quella non alcolica.

Infine, il medico curante chiede al paziente di assumere farmaci che potrebbero essere coinvolti nella steatosi: corticosteroidi, amiodarone, metotrexato, ecc.

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