Epatite C: cause, sintomi, trattamento e prevenzione

Causata da un virus, è provocata dal contatto con sangue infetto.

L’epatite C, come la A e la B, è una infezione che colpisce il fegato, ma a causarla è il virus HCV. A veicolare questa malattia è il sangue. Infatti l’epatite C può essere trasmessa attraverso il contatto con sangue infetto (uso di droghe per via endovenosa, utilizzo di strumentazioni mediche o estetiche non sterili). In alcuni casi può essere trasmesso dalla mamma al neonato al momento della nascita. Raramente si trasmette tramite rapporti sessuali non protetti.

L’incubazione va da due settimane a 6 mesi e di solito questa infezione è asintomatica. Tuttavia possono manifestarsi alcuni sintomi come febbre, affaticamento, diminuzione dell’appetito, nausea e vomito, dolore addominale, dolore articolare, ittero.
Eccezion fatta per l’ittero, gli altri sintomi potrebbero far pensare ad una influenza. Solo uno specifico test del sangue può fugare ogni dubbio.

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Soltanto il 20% dei malati riesce a guarire. L’epatite C, infatti, nella maggioranza dei casi è una malattia cronica. Chi l’ha contratta, quindi, deve essere sottoposto a controlli periodici perché l’infezione può portare a cirrosi epatica, insufficienza renale e cancro al fegato.

Come ricorda il Ministero della Salute, ad oggi non è disponibile un vaccino, per cui le uniche misure di prevenzione realmente efficaci sono rappresentate dall’osservanza delle norme igieniche generali e dall’adozione di corretti comportamenti quali evitare lo scambio di oggetti personali (spazzolino da denti, forbicine, rasoi, tagliaunghie, siringhe) e accertarsi del rispetto delle condizioni igieniche dei locali in cui vengono eseguiti piercing e tatuaggi.

Nel caso si sia contratta la malattia è bene modificare il proprio stile di vita evitando cibi e bevande come l’alcol che possono costringere il fegato ad un lavoro eccessivo. Tuttavia la terapia deve essere sempre concordata con il medico.

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