Cuore sotto controllo con un test di 10 minuti: ecco come funziona
Un esame semplice al collo potrebbe migliorare la prevenzione: ecco cosa dicono gli ultimi studi
Nel 2023, in Italia, circa 1 milione di persone soffrivano di insufficienza cardiaca, una patologia in costante crescita soprattutto tra gli anziani, secondo i dati della Società Italiana di Cardiologia (SIC).

L’insufficienza cardiaca è una condizione grave che può ridurre drasticamente la qualità della vita se non viene diagnosticata e trattata in tempo. La buona notizia? Oggi potrebbe esistere uno strumento in più – semplice, sicuro e indolore – per identificare le persone a rischio in fase precoce: l’ecografia dell’arteria carotide.
Indice dell'articolo
- 1 Che cos’è l’insufficienza cardiaca
- 2 Ecografia carotidea: uno strumento semplice per valutare il rischio
- 3 Ecografia carotidea, cos’è
- 4 Lo studio: chi è stato coinvolto
- 5 Il risultato: arterie meno elastiche = rischio maggiore
- 6 “È un esame sicuro, economico e indolore”
- 7 Una nuova frontiera nella prevenzione?
- 8 Curiosità – Lo sapevi che…?
- 9 FAQ – Domande frequenti
- 10 Iscriviti per ricevere aggiornamenti sulla salute
- 11 Fonti
Che cos’è l’insufficienza cardiaca
L’insufficienza cardiaca è una malattia in cui il cuore non riesce a pompare il sangue in modo efficace, provocando una riduzione dell’ossigeno e dei nutrienti che arrivano agli organi. Tra i sintomi più comuni:
- Fiato corto anche a riposo o sotto sforzo leggero
- Accumulo di liquidi (edemi)
- Ritenzione idrica e senso di affaticamento cronico
Questa condizione può evolvere lentamente, rendendo difficile la diagnosi precoce, soprattutto nelle persone anziane. Ma la scienza, oggi, apre nuove prospettive per prevenirla prima che si manifesti in modo evidente.
Ecografia carotidea: uno strumento semplice per valutare il rischio
Secondo uno studio pubblicato il 21 marzo 2025 sul Journal of the American Heart Association, un semplice esame al collo potrebbe essere in grado di predire il rischio futuro di insufficienza cardiaca, almeno negli uomini anziani.
Ecografia carotidea, cos’è
L’ecografia carotidea, nota anche come ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, è un esame diagnostico non invasivo che utilizza ultrasuoni per valutare le arterie carotidi nel collo, principali vasi che portano sangue ossigenato al cervello. Attraverso una sonda applicata sulla pelle con gel conduttore, visualizza la struttura delle pareti arteriose, lo spessore intima-media, la presenza di placche aterosclerotiche, stenosi o occlusioni, misurando velocità e direzione del flusso sanguigno grazie alla tecnologia Doppler. Dura 15-30 minuti, non richiede preparazione, è indolore e sicuro, ideale per prevenire ictus in pazienti con fattori di rischio come ipertensione, diabete o sintomi neurologici.
Lo studio: chi è stato coinvolto
I ricercatori hanno esaminato 1.631 uomini tra i 71 e i 92 anni, senza diagnosi di insufficienza cardiaca al momento dell’arruolamento. Ogni partecipante è stato sottoposto a un’ecografia dell’arteria carotide, effettuata con un piccolo dispositivo portatile passato delicatamente sul collo. Questo esame consente di valutare:
- Il grado di restringimento delle arterie
- La flessibilità delle pareti arteriose
Il risultato: arterie meno elastiche = rischio maggiore
Alla fine dell’osservazione, i dati sono stati sorprendenti: gli uomini con arterie carotidi meno flessibili avevano un rischio 2,5 volte superiore di sviluppare insufficienza cardiaca rispetto a quelli con arterie più elastiche.
Questa informazione può essere cruciale. Secondo i ricercatori, chi presenta una ridotta distensibilità arteriosa potrebbe essere seguito più attentamente dal medico di base, con l’obiettivo di:
- Adottare un’alimentazione più sana
- Aumentare l’attività fisica
- Iniziare trattamenti farmacologici mirati, se necessario
“È un esame sicuro, economico e indolore”
“L’ecografia carotidea è un esame sicuro, poco costoso e privo di dolore, e i nostri risultati suggeriscono che può rilevare precocemente i segnali che precedono l’insufficienza cardiaca”, ha spiegato in un comunicato stampa la dottoressa Atinuke Akinmolayan, coautrice dello studio.
Attualmente, questa ecografia viene utilizzata soprattutto per monitorare pazienti a rischio di ictus o che hanno già avuto un attacco ischemico transitorio (TIA). Tuttavia, potrebbe diventare uno strumento di screening di base anche per persone anziane sane, durante le comuni visite dal medico di famiglia.
Una nuova frontiera nella prevenzione?
L’idea proposta dagli scienziati è semplice ma potenzialmente rivoluzionaria: inserire l’ecografia carotidea tra gli esami di routine per gli over 70, per identificare i pazienti a rischio prima che la malattia si manifesti con sintomi gravi.
Anche se servono ulteriori conferme – soprattutto per verificare se questi risultati valgano anche per le donne – il segnale è chiaro: la prevenzione si gioca sempre più sul terreno della semplicità. Un controllo veloce e non invasivo potrebbe evitare decine di migliaia di casi di insufficienza cardiaca nei prossimi anni.

Curiosità – Lo sapevi che…?
- L’insufficienza cardiaca colpisce uomini e donne in modo diverso: le donne tendono a sviluppare forme con funzione sistolica conservata, più difficili da diagnosticare.
- L’ecografia carotidea dura in media meno di 10 minuti e non richiede preparazioni particolari.
- Arterie meno elastiche possono anche aumentare il rischio di ipertensione e ictus cerebrale.
FAQ – Domande frequenti
Che cos’è l’ecografia carotidea?
È un esame diagnostico che valuta lo stato delle arterie del collo, utilissimo per prevenire ictus e oggi anche insufficienza cardiaca.
Chi dovrebbe farla?
Secondo lo studio, uomini sopra i 70 anni, anche se sani, potrebbero trarne beneficio in ottica preventiva.
Serve una preparazione?
No. È indolore, rapido e si effettua ambulatorialmente.
Può davvero prevenire l’insufficienza cardiaca?
Non la previene direttamente, ma può identificare soggetti a rischio prima della comparsa dei sintomi.
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Fonti
- Journal of the American Heart Association, 21 marzo 2025
- MedicalXpress, 26 novembre 2025
- Femme Actuelle, 27 novembre 2025





