Dolori alle gambe ignorati: mamma scopre un tumore al cervello grande come una pallina da golf

La storia di Susan, 63 anni, dimostra come sintomi apparentemente banali possano nascondere malattie gravi.

Può un dolore alle gambe nascondere un tumore al cervello?

Per Susan Rowlett, 63 anni, la risposta è stata sconvolgente: sì. Dopo mesi di visite mediche e test che non avevano rilevato nulla di anomalo, una risonanza magnetica ha rivelato un tumore cerebrale grande come una pallina da golf. La storia è stata riportata dal Mirror.

Susan Rowlett e la figlia.
Susan Rowlett e la figlia.

Tutto è iniziato nel 2020, durante il lockdown, quando Susan — madre di due figli e residente a Dorking, nel Surrey — ha cominciato ad avvertire dolori persistenti alle gambe. Il medico di base le prescrisse esercizi come squat e affondi, ma il dolore non passava. Una prima risonanza magnetica non mostrò nulla di sospetto. Solo dieci mesi dopo, con un nuovo esame in una clinica privata, arrivò la diagnosi: meningioma, un tumore benigno ma potenzialmente pericoloso se non trattato.

Un’operazione di sette ore per rimuovere il tumore

“Non avevo mai pensato potesse trattarsi di un tumore”, ha raccontato Susan dalla sua casa. “Quando mi hanno detto che avevo una massa delle dimensioni di una pallina da golf, e che probabilmente era lì dalla nascita, sono rimasta senza parole”.

Il meningioma di Susan è stato rimosso con un intervento chirurgico durato sette ore. Oggi non necessita di terapie invasive, ma deve sottoporsi a due risonanze l’anno per monitorare la situazione.

Nonostante l’esito positivo dell’operazione, le conseguenze sulla sua vita quotidiana sono ancora importanti: Susan ha difficoltà motorie, usa un deambulatore e ha subito diverse cadute.

Il dolore ignorato e la diagnosi tardiva

Susan ricorda come, nel settembre 2020, si fosse rivolta al medico per il dolore alle gambe. Gli esami iniziali non avevano evidenziato problemi, e le era stato consigliato solo di continuare gli esercizi. Ma col passare dei mesi, senza miglioramenti, ha deciso di rivolgersi a una struttura privata.

A luglio 2021, la risonanza ha rivelato il tumore. “Ero in buona salute, non avevo altri sintomi e la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno”, ha detto. “Penso spesso al cantante Tom Parker, a cui venne diagnosticato un tumore aggressivo nello stesso periodo. Questa malattia non fa distinzioni: può colpire chiunque, a qualsiasi età”.

Tumori cerebrali: più diffusi di quanto si pensi

Secondo Susan, i tumori al cervello sono più comuni di quanto la maggior parte delle persone creda, ma la ricerca resta gravemente sottofinanziata. “Perfino personalità famose, come Davina, hanno condiviso la loro diagnosi. Ma finché non ti riguarda da vicino, non ti rendi conto di quanto poco sia stato fatto per trovare cure più efficaci”.

La voce degli esperti

Charlie Allsebrook, responsabile dello sviluppo comunitario di Brain Tumour Research, ha dichiarato:

“Un terzo delle persone conosce qualcuno colpito da un tumore cerebrale. Ne esistono più di 100 tipi diversi, ed è estremamente difficile trovare cure efficaci. Grazie a Susan e alla sua famiglia, possiamo continuare a fare luce su questa malattia e avvicinarci a una cura.”

Cosa possiamo imparare da questa storia

  • Ascoltare il proprio corpo: sintomi persistenti, anche se apparentemente banali, meritano attenzione.
  • Richiedere ulteriori esami se il problema persiste.
  • Conoscere le statistiche: i tumori cerebrali non sono rari e colpiscono persone di ogni età.
  • Sostenere la ricerca: le associazioni che si occupano di tumori cerebrali hanno bisogno di fondi per trovare cure più efficaci.

FAQ

Quali sono i sintomi di un meningioma?
Mal di testa persistente, problemi alla vista, debolezza o dolore a gambe e braccia, perdita di equilibrio.

I meningiomi sono sempre maligni?
No, nella maggior parte dei casi sono benigni, ma la loro posizione può causare gravi conseguenze.

Ogni quanto è consigliato fare una risonanza magnetica?
Solo su indicazione medica, soprattutto in presenza di sintomi sospetti o fattori di rischio.

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