Dolore intercostale: cos’è, come riconoscerlo e quando preoccuparsi

Sentire un dolore al torace è molto comune e spesso non c’è da preoccuparsi. Per orientarsi verso un’adeguata comprensione di ciò che sta avvenendo è importante capire quando è presente il dolore, la sua durata e la zona interessata: imparare a riconoscerlo per poterlo esprimere con precisione al proprio medico così da orientarsi verso una corretta diagnosi.

Dolore al petto, quando preoccuparsi

Un dolore fitto durante la respirazione o mentre stai svolgendo attività fisica. Dolori intercostali che passano da destra o a sinistra, una variabilità che può portare confusione, un malessere di durata mutevole o sentito al solo tocco: facciamo chiarezza.

Il dolore intercostale può essere legato a 3 tipi di problemi:

  1. Dell’apparato muscolo scheletrico come:
  • Frattura di una costa, spondiloartrosi, artrite reumatoide, Herpes Zoster (fuoco di Sant’Antonio), dolore ai muscoli del torace, scoliosi, problemi posturali, ernie discali, etc.
  1. Riguardante gli organi interni (o esterni alla gabbia toracica) quali:
  • Polmoniti, aneurismi dell’aorta addominale, infarti, pleurite, ischemia cardiaca, pneumotorace, reflusso gastroesofageo, ulcera peptica, colite, pancreatite, calcoli biliari, etc.

3) Legati all’aspetto psicologico, la causa più comune è l’ansia.

Dove e come si manifesta il dolore?

Tra una costola e l’altra (queste sono 24 ossa curve disposte in paia che vanno a formare la gabbia toracica cui funzione è quella di proteggere gli organi vitali).

Il dolore si può avvertire in diversi modi: durante la respirazione o a riposo, premendo sullo sterno o sulla gabbia toracica (palpazione) ed essere di durata variabile.

Sei andato incontro ad uno stiramento o uno strappo? Il dolore può accompagnarti per una durata più prolungata.

Sei stato coinvolto in un trauma al torace? Probabilmente il sintomo doloroso è la manifestazione di quanto accaduto.

Hai contratto l’Herpes Zoster? Il sintomo può prolungarsi per diverse settimane.

I sintomi possono virare da lievi (come un reflusso acido) a più severi (e più temuti) nel caso in cui si tratti di un infarto.

Vogliamo spendere qualche parola in più per i più temerari su quest’ultima condizione: in questa manifestazione dolorosa, i sintomi sono diversi e il dolore s’irradia al petto o dietro lo sterno dando origine ad una sensazione di costrizione oppure dolore che può irradiarsi anche alla mascella, alle spalle, alle braccia, alla schiena, presentando sudorazione fredda, nausea e affaticamento.

In caso di sintomi d’infarto avvertire immediatamente il numero unico di emergenza 112.

Come avrete compreso, le cause del dolore intercostale possono essere molto diverse tra loro, fare un auto-diagnosi risulta essere davvero complesso ma si può cooperare con il medico curante che vi sottoporrà all’esame obiettivo ponendovi alcune domande:

“Dov’è localizzato il dolore? Da quanto tempo ne soffre? Che tipo di dolore è (continuo, intermittente, etc.)? Quando lo avverte? Sono presenti altri sintomi o patologie?”.

Prepararsi a rispondere a queste domande non potrà che aiutare voi stessi e lo specialista per una corretta diagnosi; intanto, alcuni possibili rimedi possono apportare dei benefici:

Se stai svolgendo attività fisica e senti del dolore intercostale, fermati o riduci l’intensità dell’esercizio fisico. Respira fino a quando non scompare il dolore.

Copriti in caso di temperatura bassa, il freddo contrae la muscolatura.

Il riposo potrebbe essere un semplice accorgimento da compiere.

Ricorrere all’utilizzo di farmaci (come i FANS) se consigliato.

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