Ecco cosa dovresti eliminare dalla dieta per combattere ansia e depressione!

Scopri i migliori consigli a tavola per migliorare il benessere mentale.

L’alimentazione può avere un impatto sulla salute mentale e alcune abitudini a tavola possono contribuire al peggioramento dei sintomi di ansia e depressione. In particolare, gli alimenti ad alto contenuto di zucchero possono causare picchi glicemici nel sangue. Questi ultimi portano a loro volta ad aumentare l’apporto di cibo, in particolare zuccherino, innescando un vero e proprio circolo vizioso che non è affatto vantaggioso se si è già in condizioni di fragilità interiore.

dieta contro ansia e depressione

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Altri cibi da eliminare per migliorare il benessere mentale

Inoltre, i cibi fritti e grassi possono aumentare l’infiammazione nel corpo, che è stata associata ai sintomi di ansia e depressione (a dirlo ci hanno pensato diversi studi, tra cui una ricerca del londinese King’s College).

I grassi saturi possono inoltre influenzare negativamente la salute mentale, riducendo la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore più celebri quando si parla di regolazione del tono dell’umore. Pertanto, limitare il consumo di cibi fritti e grassi saturi è consigliato per migliorare la salute mentale.

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I carboidrati raffinati, come pane bianco, pasta raffinata e riso bianco, andrebbero assunti con moderazione per via del rischio, già citato, di picchi glicemici.

I cibi confezionati possono contenere conservanti, additivi e altri ingredienti artificiali che possono influire negativamente sulla salute mentale. Inoltre, molti cibi confezionati sono poveri di nutrienti e possono causare un aumento di peso, che può influire sulla salute mentale. Scegliere alimenti freschi e naturali invece di quelli confezionati è quindi una scelta salutare per la salute mentale.

Infine, la caffeina e l’alcol possono influire negativamente sulla salute mentale. La caffeina può aumentare i sintomi di ansia e influire sulla qualità del sonno, mentre l’alcol può aumentare i sintomi di depressione, ostacolando l’attività cerebrale.

Attenzione: questo non vuol dire che non ci si possa gustare un buon bicchiere di vino o una tazzina di caffè. Quello che conta è mettere in primo piano la moderazione – un bicchiere di vino a settimana, a meno che non ci siano controindicazioni, va benissimo – o adottare trucchi furbi come l’assunzione del caffè verde. Quando lo si chiama in causa, si inquadra il caffè tradizionale ma non tostato. Tra i suoi benefici, rientra il basso contenuto di caffeina.

Ricordiamo che, al di là della dieta, la salute mentale dipende da tanti aspetti. Il punto di riferimento a tal proposito, in caso di problemi, deve essere uno psicoterapeuta qualificato, ossia uno psicologo con ulteriori quattro anni di formazione o un medico che ha frequentato una scuola di psicoterapia.

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