Dermatite atopica: cos’è? Perché viene? Quando passa?

Non c’è un luogo preciso dove si manifesta, tuttavia il prurito e le crosticine sulla pelle non sembrano esitare nel presentarsi.

La dermatite atopica colpisce il 20% dei bambini e in netta minoranza gli adulti per un 8%.

Vediamo di cosa si tratta e come curarla.

Dermatite atopica: l’infiammazione della pelle

La dermatite atopica è una patologia infiammatoria cronica della pelle che è inconfondibile nella sua sintomatologia: arrossamento, prurito, secchezza della pelle e tendenza alla desquamazione.

Inoltre, con il passare degli anni i sintomi possono evolvere in:

  • ispessimento della pelle.
  • Ipercheratosi (alterazione dello strato più esterno della pelle).
  • Ragadi (ulcerazioni della pelle).
  • Prurito acuto impossibile da sostenere.

Una patologia che predispone ad altre problematiche allergiche che possono interessare altri organi e apparati.

Si definisce ‘atopica’ perchè è una patologia di origine sconosciuta e può presentarsi in età pediatrica per poi protrarsi nel corso delle fasi di vita successive e svilupparsi durante la gravidanza, per questa ragione è necessario un approccio attento e mirato alla risoluzione.

Nei bambini si manifesta a livello del volto, delle mani, delle pieghe dei gomiti e ginocchia, negli adulti invece intorno alla bocca, alle palpebre e il dorso delle mani.

Tuttavia, i fattori ‘scatenanti’ sono definiti multifattoriali in quanto si è evidenziato un coinvolgimento dei fattori genetici (nell’80% dei casi) e ambientali e – non per ultimo – immunologici soprattutto lì dove il sistema immunitario non è ancora nel suo pieno sviluppo (come in tenera età).

Si rileva una scomparsa della dermatite atopica nel bambino durante il tempo ma può anche tendere a mutare in uno stato cronico e recidivante: il malessere può ripresentarsi e riacutizzarsi soprattutto durante il cambio delle stagioni. Perché?

In inverno è il vento a seccare la pelle e a permettere la ricomparsa della dermatite atopica, così come l’utilizzo di indumenti fatti di materiali sintetici: l’aria nella pelle viene a mancare e si manifestano gli arrossamenti e il prurito.

In estate il protagonista è la sudorazione per cui esporsi al sole deve essere un atto valutato con attenzione.

Anche prodotti (saponi, detergenti, detersivi) che possono risultare irritanti sono da ritenere i ‘colpevoli’ di una nuova insorgenza.

In età adulta la diagnosi differenziale è necessaria. Si tratta di dermatite atopica o di un’altra manifestazione patologica della pelle?

In questi casi il dermatologo – lo specialista da cui recarsi – può decidere di sottoporre il paziente ad una biopsia cutanea o ad un dosaggio delle igE, o un Patch Test.

Per giungere ad una terapia personalizzata lo specialista deve dapprima individuare il grado di severità della patologia e raccogliere tutti i dati utili che riguardano il paziente (età, patologie, stato psicologico).

La guarigione non è impossibile ma è difficile da raggiungere.

Tuttavia possono essere consigliati:

  • Antistaminici.
  • Antivirali.
  • Antibiotici.
  • L’uso di composti topici come creme a base di corticosteroidi.
  • Prodotti lenitivi, decongestionanti.
  • Misure igieniche adeguate.
  • Fototerapie.

Per trovare una via di guarigione definitiva gli scienziati sono al lavoro, attualmente è stato sperimentato un anticorpo monoclonale che potrebbe migliorare il decorso della dermatite atopica.

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