Create molecole ‘esca’ per uccidere i tumori, gli scienziati: “più vicini al farmaco anti-cancro”

Gli scienziati hanno creato molecole ‘esca’ in grado di uccidere i tumori, ingannandoli.

Le molecole – come si apprende dal Daily Mail – attirano le proteine ​​nelle cellule tumorali che altrimenti si attaccherebbero ad altre sostanze che le aiutano a prosperare.

I test sui topi hanno mostrato che la tecnica furtiva ha reso le cellule tumorali più efficaci, rallentando allo stesso tempo la crescita dei tumori.

I ricercatori sperano che ciò possa metterli un passo avanti verso la creazione di un farmaco che si rivolga a più tipi di cancro.

Finora, nessun trattamento per il cancro è stato mirato alle proteine ​​in questione, secondo i ricercatori dell’Università ebraica di Gerusalemme.

Esse sono chiamate proteine ​​leganti l’RNA (RNAbp) perché si legano alle molecole di RNA, essenziali per l’espressione dei geni e per vari ruoli biologici negli organismi viventi.

A tal proposito, si stanno accumulando prove secondo cui le proteine ​​nelle cellule tumorali che si legano all’RNA svolgono un ruolo importante nella crescita del cancro.

Lo studio è stato condotto dal professor Rotem Karni e dal suo team all’HU Institute for Medical Research-Israel Canada (IMRIC).

I ricercatori hanno progettato le molecole, un tipo di oligonucleotide, che ingannano le proteine ​​leganti l’RNA, chiamate SRSF1.

Una volta legate, le proteine ​​sono inibite dal legame con le molecole di RNA naturale nelle cellule tumorali.

Le molecole ‘esca’ sono state testate sulle cellule del cancro al seno e al cervello in laboratorio e i ricercatori hanno affermato che “questi risultati dimostrano che gli oligonucleotidi SRSF1 possono inibire le proprietà maligne del glioblastoma e delle cellule del cancro al seno“.

Nell’esperimento sui topi sani, a cui sono state iniettate le cellule del cancro al cervello con le molecole ‘esca’, è stato appuato che tre settimane dopo i roditori sono morti e i tumori analizzati. I topi trattati con le molecole esca avevano tumori molto più piccoli rispetto al gruppo di controllo non trattato.

Questi risultati suggeriscono che queste cellule possono inibire la crescita del glioblastoma in vivo“, hanno scritto gli autori sulla rivista Nature Communications.

Il professor Karni ha detto: “La nostra tecnologia è un nuovo approccio nella guerra contro il cancro. Comprendendo la funzione biologica delle proteine ​​leganti l’RNA abbiamo progettato con successo le molecole esca che inibiscono queste proteine ​​e ci spingono sempre più vicin alla creazione di un farmaco anti-cancro. Dobbiamo ancora esaminare la tossicità delle molecole esca e testarne l’efficacia sugli animali prima di poter passare agli esseri umani. Tuttavia, sono ottimista, dato che siamo già riusciti a creare oligonucleotidi decoy che inibiscono le proteine ​​leganti l’RNA in altri tipi di cancro“.

Nei trattamenti di chemioterapia convenzionali per il cancro, ai pazienti vengono somministrati farmaci che prendono di mira le cellule tumorali ma non in maniera esclusiva.

I farmaci antitumorali attaccano le cellule che si dividono rapidamente, il che significa anche le cellule normali nel midollo osseo, nel tubo digerente e nei follicoli piliferi, causando gli effetti collaterali noti, come la caduta dei capelli.

Sono in corso studi su trattamenti in grado di distinguere le cellule cancerose da quelle  sane in modo che soltanto le prime siano sradicate.

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